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Torino diventa Venezia senza gondole: Il viaggio dei pedoni bagnati tra le "buche piscina" della città

Quando attraversare la strada richiede più coraggio di Indiana Jones

La foto inviata dalla nostra Amica Reporter

La foto inviata dalla nostra Amica Reporter

Eh sì, amici di Torino, la pioggia ha deciso di farci di nuovo visita e, come al solito, riporta in auge un problema ormai cronico per la città: le buche piscina. Questi "crateri urbani" non sono solo una noia per gli automobilisti, ma si trasformano in veri e propri tranelli per i pedoni, specialmente in giornate di pioggia intensa e prolungata.

Questa volta a lanciare l'SOS è stata la nostra lettrice e Amica Reporter Silvia, che ci ha messo al corrente della "buca piscina" sul Ponte Balbis. Secondo il suo racconto, tentare di attraversarlo venendo da corso Massimo è come partecipare a una lotteria in cui il premio è una doccia a sorpresa, cortesia di un'auto di passaggio guidata da un autista distratto (o forse un po' stron**, chi può dirlo?).

"Buca piscina" sul ponte Balbis (Fonte Amico Reporter)

E Silvia non è l'unica ad aver sollevato la voce. Molti cittadini hanno provato a fare appello al Comune, ma sembra che le loro richieste siano state accolte con un grande, risonante silenzio. Quindi, cosa ci resta da fare? Forse è il momento di considerare l'idea di una tuta da palombaro per le passeggiate cittadine durante i giorni piovosi, perché, a quanto pare, essere spruzzati da un'auto in corsa sta diventando un nuovo sport estremo torinese.

Ma il nostro viaggio nelle "nuova Venezia" non finisce qua.

Grazie al nostro lettore e Amico Reporter Davide – abbiamo ricevuto un'immagine della situazione in corso Potenza. Immaginate una vasta distesa d'acqua, talmente artistica da poter quasi essere confusa con un'installazione moderna, se non fosse per il piccolo dettaglio che è, beh, una strada pubblica. La foto mostra questa "attrazione" acquatica proprio accanto a un marciapiede, quasi come se volesse invitarci a un tuffo, nonostante il freddo pungente.

Ma il fascino finisce quando ti rendi conto che, in questa versione torinese di Waterworld, gli automobilisti giocano a fare slalom tra le pozzanghere, mentre i pedoni vivono nell'angosciosa attesa di essere involontariamente battezzati da qualche veicolo un po' troppo entusiasta nella sua guida.

Marciapiede a rischio schizzo in corso Potenza (Fonte Amico Reporter)

Possibile che nell'iper tecnologico anno 2024 dobbiamo ancora discutere su come evitare di trasformare le nostre strade in scenari da film post-apocalittico ogni volta che cadono quattro gocce? In attesa che qualcuno decida che forse, ma solo forse, potrebbe essere il caso di dare un'occhiata a questa cosa chiamata manutenzione stradale, rimaniamo qui, galleggiando tra sarcasmo e speranza. Carissimi torinesi, possa l'asciutto essere con voi.

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