Juve, l'aumento di capitale spinge in Borsa. E così Exor può salire al 72%

E' partito l'aumento di capitale da 200 milioni di euro per la Juventus. E la chiusura in Borsa ha visto un rialzo del titolo, salito del 3,63% a 2,49 euro. Ma tutta la giornata è sta in realtà all'insegna di una fortissima volatilità, con momenti che hanno evidenziato veri e propri tonfi. In apertura di giornata, il prezzo di chiusura di venerdì 8 marzo - pari a 2,82 euro - era stato rettificato a 2,4075 euro. I diritti relativi all'aumento di capitale hanno perso il 16,4% a 0,345 euro, rispetto al prezzo iniziale di 0,4127 euro.

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Il CdA della Juventus ha determinato in 1,582 euro il prezzo al quale sono offerte le nuove azioni Juventus rivenienti dall'aumento di capitale e ha deliberato di emettere al massimo 126.373.938 nuove azioni da offrire nel rapporto di una nuova azione ogni 2 titoli posseduti.

L'azionista di riferimento, Exor, ha già versato la quota di sua competenza di 128 milioni di euro, annunciando la disponibilità a comprare anche il restante invenduto di 72 milioni. Una volta pagate le commissioni, a chiusura dell'offerta a fine mese, il guadagno della società dovrebbe essere di 199.923.569,92 euro.

La società, annunciando l'offerta, aveva precisato in una nota che "gli azionisti che non esercitano integralmente i loro diritti subirebbero una diluizione della loro quota proporzionale di partecipazione nel capitale sociale e nei diritti di voto pari al 23,4%. Inoltre, eventuali diritti non esercitati entro le ore 14:00 (CET) del 27 marzo 2024 saranno revocati dai loro titolari senza alcun compenso".

In questo modo, nel caso si dovesse comprare anche il flottante rimasto, Exor potrebbe salire al 72% della Juventus, con oltre l'80% dei diritti di voto.