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Sanità

"Troppi turni mettono a rischio i pazienti", così scatta lo sciopero dei medici

La protesta al Gradenigo fra contratti scaduti, carenza di organico e paghe più basse del 30%

"Troppi turni mettono a rischio i pazienti", così scatta lo sciopero dei medici

Di norma capita i medici fuggano dal sistema sanitario pubblico per andare a lavorare nel privato, ma a quanto pare non è tutto oro quel luccica. In una struttura privata, infatti, i camici bianchi lamentano di essere pagati anche il 30% in meno dei colleghi del pronto soccorso, e quindi scendono in sciopero.

Succede all'ospedale Humanitas Gradenigo, dove domani si fermano i medici dalle 8 alle 13. Una astensione dal lavoro proclamata dal sindacato Anmirs (Associazione Nazionale Medici Istituti Religiosi Spedalieri) per "i contratti scaduti e condizioni di lavoro che non garantiscono il rispetto della normativa europea sull'orario di lavoro e quindi di conseguenza la sicurezza dei pazienti e degli operatori".

La decisione dello sciopero, spiegano, "molto sofferta, giunge dopo lunghe ed infruttuose trattative rivolte a sollecitare decisioni della Direzione e della proprietà per sanare lo stato di disagio in cui sono costretti a lavorare i medici dipendenti dell'ospedale a causa delle sempre peggiori condizioni contrattuali, retributive e operative. Contratto scaduto dal 2019, retribuzioni complessivamente più basse di circa il 30% rispetto agli omologhi medici operanti nel Servizio Sanitario Nazionale a parità di incarico e responsabilità; patologica carenza di organico che solo grazie all'enorme sacrifico profuso dai medici (che va molto al di là della prestazione contrattualmente dovuta) fortunatamente non ha ancora provocato una pericolosa ricaduta sulla qualità delle cure e sulla sicurezza dei pazienti".

Durante il presidio che si terrà davanti all'Ospedale Gradenigo i medici incontreranno pazienti e cittadini per spiegare le ragioni della loro protesta. 

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