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Il processo

Picchiò Marco Nebiolo dopo l'incidente: fissata la data del giudizio immediato per il 16enne

Il ragazzino aveva ammesso le sue colpe. La madre: «Ma quel signore lo ha aizzato»

Parla la mamma del 15enne che ha picchiato Marco Nebiolo al semaforo: «Ci scusiamo ma...»

Lo aveva ammesso anche lui, davanti al pubblico ministero Daniele Iavarone: «Sì, ho tirato un pugno a Marco Nebiolo» ha spiegato il 16enne accusato di aver picchiato l’agente immobiliare dopo un incidente stradale in corso Unità d’Italia.

Era il 24 novembre e il 9 aprile ci sarà il giudizio immediato, chiesto dalla Procura dei minorenni. Il ragazzo, assistito dagli avvocati Annamaria Salvagnini e Rosa Venerina Salonia, potrebbe ancora chiedere il rito abbreviato. Ma intanto è stato fissato il giorno dell’udienza al tribunale di corso Unione sovietica, dove il ragazzino è imputato per lesioni aggravate. Quel giorno di quattro mesi fa la Fiat Grande Punto di Nebiolo è stata tamponata al semaforo davanti al Museo dell’automobile ed è scattato il pugno che lo ha mandato all’ospedale Cto, da cui è stato dimesso con 60 giorni di prognosi. La sua ripresa sarà lunga e sta continuando anche ora che le indagini sul suo aggressore si sono concluse: «Mio figlio dice che Nebiolo lo ha aizzato, dandogli una spallata - è convinta la madre del 16enne - Lui ha reagito e ha sbagliato, tirando un cazzotto. Grazie a Gesù, quel signore è vivo».

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