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L'appello

Massacrato di botte dopo l'incidente stradale. La moglie: «Ditemi com'è successo»

E' successo qualche giorno fa: la vittima è ancora grave in ospedale e i familiari cercano testimoni

Massacrato di botte dopo l'incidente stradale. La moglie: «Ditemi com'è successo»

Corso Unità d'Italia

Una frenata e il tamponamento. E, anziché lo scambio dei dati, un pugno in faccia o peggio. Poi la caduta, la corsa al Cto, il ricovero con il labbro spaccato e fratture al cranio: «Chi ha visto qualcosa, mi contatti» lancia l’appello Manuela Mareso, che insieme al cognato sta cercando di ricostruire come suo marito sia finito in prognosi riservata.
Alle 12.30 di venerdì Marco Nebiolo è alla guida della Fiat Grande Punto della sua società: agente immobiliare di 47 anni, è anche membro del collegio edile dell'Api di Torino e del consiglio direttivo della Fimaa.

Il semaforo di corso Unità d’Italia, all’altezza del Museo dell’auto, diventa giallo, lui frena e viene tamponato da una Citroen Xsara: «Stando a quanto abbiamo ricostruito dai ricordi confusi di mio fratello, dall’auto sono scesi un uomo, una donna corpulenta e un ragazzo - ripercorre Diego Nebiolo - Marco pensa che fossero genitori e figlio. Lo hanno insultato perché ha frenato invece di passare. Dopo il tamponamento sono scesi, gli battevano sul vetro e lui, per paura, è rimasto a bordo». Interviene Manuela Mareso: «Alle 12.53 mio marito mi ha mandato un messaggio WhatsApp: “Ho tamponato, ho chiamato i vigili, volevano menare”. Poi non l’ho più sentito».

E’ su quello che è successo dopo che moglie e fratello di Nebiolo chiedono aiuto: «Abbiamo ricostruito che è sceso ed è stato aggredito. Poi è caduto a terra e ha battuto la testa. Non sappiamo altro, solo che alle 13.10 una signora lo ha visto in un lago di sangue dietro la sua macchina mentre l’autista di un carro attrezzi fermava un’ambulanza di passaggio». La moglie, intanto, ha chiamato il 112 e ha scoperto che Nebiolo era al Cto: «Sono corsa lì e l’ho trovato privo di conoscenza, con la faccia insanguinata e il labbro spaccato che gli pendeva».


Il 47enne è ricoverato nel reparto di Neurochirurgia del Cto: ha una frattura al cranio con due grandi ematomi e diversi focolai emorragici, oltre a una serie di altri traumi. Per questo la prognosi resta riservata, non si può alzare ed è cosciente solo a tratti. I medici aspettano di capire come si evolverà la situazione clinica prima di dichiararlo fuori pericolo.
Sull’incidente indagano i vigili urbani della sezione San Salvario: «Nel sacco dei vestiti che ho trovato di fianco alla barella di mio marito, ho trovato un foglio dei vigili - conclude Manuela Mareso - Hanno identificato il conducente e la proprietaria dell’auto, entrambi italiani. Per la gravità delle lesioni partirà un’indagine d’ufficio ma stiamo presentando querela tramite i nostri avvocati: per questo ogni testimonianza è fondamentale. Invito a chiamarmi, anche in forma anonima, al numero 392.52.97.609».

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