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L'AUTOMOTIVE

Stellantis, il Piemonte è compatto: "Basta nascondersi, Mirafiori si salva solo così"

Sindacati, associazioni datoriali e istituzioni si preparano all'incontro con Urso, ma Tavares non c'è

Stellantis, il Piemonte è compatto: "Basta nascondersi, Mirafiori si salva solo così"

Tavolo Stellantis in Comune

«È l’ora decisiva per il futuro di Mirafiori» si diceva al termine del tavolo Stellantis convocato a Palazzo Civico tra sindacati, associazioni datoriali e istituzioni, in vista dell’incontro che si terrà a Roma con il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso. Una formula trita, che rischia di lasciare con l’amaro in bocca chi spera in un piano industriale orientato verso il Piemonte. Sul piatto l’aumento (meglio sarebbe il raddoppio) della produzione auto all’interno dello stabilimento piemontese e maggiori garanzie sugli incentivi. Di buono c’è che i rappresentati del Piemonte si presenteranno a Roma compatti. Peccato che al tavolo non ci sarà l’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares, per policy aziendale legata al periodo di campagna elettorale.

«Mirafiori si salva solo se facciamo più auto. Solo così garantiamo l’occupazione» avverte il presidente della Regione Alberto Cirio, al termine del tavolo a Palazzo Civico. È stato poi il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, a sottolineare come «occorra incrementare i numeri della produzione soprattutto attraverso l’introduzione di nuovi modelli». Anche se per farlo ci vorranno anni. «Dobbiamo avere prospettiva. L’importante è che si sappia che quello è il percorso» replica Cirio. «Il governo ci crede, Stellantis deve fare la sua parte» aggiunge. «Il governo spieghi con chiarezza qual è strategia rispetto all’auto elettrica, perché da qui devono discendere strumenti concreti» rimbalza Lo Russo. 

I sindacati invitano a partecipare alla manifestazione del 12
«Basta incertezza e perdite di tempo» tuona il segretario generale Cisl Piemonte, Luca Caretti. «Stellantis e governo devono dirci che cosa intendano realmente fare per rilanciare l’auto a Torino. L’azienda deve dirci quale è il piano industriale e quali sono i progetti futuri» conclude. «Ci preoccupa molto l’incentivazione all’uscita senza ricambio generazionale» sottolinea, dal canto suo, il segretario generale Uil Piemonte, Gianni Cortese. «Serve ribadire che Torino non è solo polo di eccellenza universitario. Deve fornire posti di lavoro» conclude Silvia Marchetti, segretario Ugl Torino. 

Tavares non ci sarà: "Andate a cercarlo a Parigi"
Tra gli addetti ai lavori è già una certezza: Tavares non sarà presente all'incontro di domani, come nelle riunioni precedenti. «Se Tavares domani non sarà a Roma, sarebbe bene andare a Parigi a cercarlo» tuona Giorgio Airaudo, segretario generale Cgil Piemonte. «Abbiamo bisogno di una certezza che può dare solo l'amministratore delegato - prosegue -. Dobbiamo capire se il motore termico può essere messo sulla Cinquecento prodotto a Mirafiori. Questo vorrebbe dire che per adegurare la produzione servirebbe un altro anno di cassa per Mirafiori. In altre parole, dopo 17 anni di cassa, sappiamo già che ci sarà il 18esimo».

«Auspico la presenza del Ceo di Stellantis, Carlos Tavares, al tavolo istituzionale di domani per discutere del futuro e del presente di questa storica sede del gruppo" sottolinea Gianna Pentenero, candidata del Pd alle prossime elezioni regionali. «Solo con la partecipazione dei massimi vertici societari possiamo garantire il necessario rilancio dello stabilimento, con l'obiettivo di raggiungere le 200mila auto prodotte all’anno, traguardo che favorirà lo sviluppo anche dell'indotto».

Il tavolo sullo stabilimento di Melfi
«Con il tavolo di oggi su Melfi, alla presenza del presidente della Basilicata Bardi, inizia un percorso di analisi dei singoli stabilimenti Stellantis alla presenza di sindacati, regioni, azienda e Anfia. Domani sarà il turno di Mirafiori e giovedì di Atessa, sui veicoli commerciali» si apprende dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso in apertura del tavolo. «Una seconda fase anche per comprendere quali siano le strategie che Stellantis vorrà mettere in campo - prosegue -. Alla fine di questo "secondo tempo" vorremo giungere a un documento conclusivo vincolante sia per l’azienda sia per il governo e per le regioni, e che sia condiviso dalle parti sociali e dall’Anfia». 

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