Cerca

ULTIM'ORA

Voti e favori, la commissione Antimafia chiede gli atti dell'inchiesta di Torino

Faro anche sulle vicende di Bari e Palermo, sempre legate a compravendite elettorali

Voti e favori, la commissione Antimafia chiede gli atti dell'inchiesta di Torino

Salvatore "Sasà" Gallo davanti al Comune di Torino (fotomontaggio)

La commissione parlamentare Antimafia ha chiesto tutti gli atti riguardanti le inchieste di Torino, Bari e Palermo. Le tre indagini riguardano tutte, con vicende differenti, la compravendita di voti elettorali o voti di scambio.

Nell'inchiesta di Torino, per quanto riguarda la corruzione elettorale, il centro è l'ex Psi Salvatore Gallo, oggi esponente del Pd (e papà del consigliere regionale Raffaele e dell'ex assessore Stefano). Si faceva pagare i pranzi dalla società dell'autostrada Torino-Bardonecchia, dove lui e i suoi “fedeli” viaggiavano gratis. Poi faceva piccoli favori: un intervento chirurgico saltando la coda, una pratica urbanistica da accelerare, cassonetti e fermate del tram spostati un po’ più in là. Tutto in cambio di voti per il Pd e i “suoi” candidati: «Siamo sotto campagna» diceva Sasà Gallo in una telefonata. «Dai, che sono amici nostri» ribadiva in un’altra. Frasi che, messe insieme, vengono tradotte così negli atti dell’inchiesta in cui l’83enne è accusato di peculato e corruzione elettorale: spiegano «la politica clientelare consistente nel favorire amici e sostenitori privati nell’ottenimento di concessioni e autorizzazioni, in spregio all’imparzialità della pubblica amministrazione, in cambio di sostegno elettorale e voti per i propri candidati».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.