Cerca

LE NUOVE REGOLE

A Torino non si fuma più all’aperto: multe per chi non rispetta le distanze

Bandite le sigarette nei parchi, nei dehors e alla fermata del bus se, nel raggio di cinque metri, ci sono altre persone

Nuove regole per chi fuma

Nuove regole per i fumatori

A Torino non si potrà fumare all’aperto nel raggio di cinque metri da altre persone, a meno di esplicito consenso. Nuove regole per i fumatori in città. La Sala Rossa approva con 21 voti a favore e due astenuti la norma di “distanza di cortesia per i fumatori”. Non si potrà accendere una sigaretta in presenza di bambini o di donne in gravidanza (come già previsto dalla norma) e, in ogni luogo all’aperto, a una distanza inferiore a cinque metri da altre persone. In altre parole, niente più sigarette in coda, alla fermata del bus, nei parchi e neppure seduti nei dehors. Chi vuole fumare dovrà allontanarsi. Altrimenti? Scatta la multa. La sanzione amministrativa dovrebbe essere la stessa di chi non rispetta il divieto di fumo attualmente in vigore nelle aree gioco per bambini (Art 85 comma 8 bis) ovvero 100 euro.


La delibera approvata oggi pomeriggio dal consiglio comunale di Torino modifica infatti il Regolamento di Polizia urbana numero 221 e ricorda che alcune città italiane hanno già vietato di fumare nei parchi mentre a Torino è vigente il divieto nelle aree gioco. «Può essere considerata una misura sanitaria, ma è soprattutto una questione culturale di rispetto dei non fumatori e di buona educazione. Fumo? Mi sposto» commenta il capogruppo dei Radicali +Europa e proponente della modifica Silvio Viale. «Sono lontanissimi i tempi i cui si fumava dappertutto, nei cinema, in ogni riunione e in tutte le case - prosegue il consigliere -. Oggi persino i fumatori più incalliti non fumano a casa, ma vanno sul balcone, alla finestra o nel cortile. La misura contribuirà alla riduzione dell’impatto del fumo, che rimane la principale causa di patologie mediche e oncologiche, e favorirà un consumo più consapevole».

Il provvedimento riguarda le sigarette, il sigaro, la pipa, il tabacco riscaldato, ogni prodotto a combustione. E anche le sigarette elettroniche. «Non è una misura proibizionista» chiosa Viale, ma non risparmia un’ultima stoccata ai fumatori. «Perché regolamenta la libertà di fumare, che vale per tutti i tipi di sigaretta, anche per lo spinello. L’esplicito consenso non impedisce il fumo collettivo tra amici e in compagnia. Si spera che la misura possa aumentare anche la responsabilità verso l’abbandono di mozziconi dappertutto, che aumentano inquinamento e degrado» conclude il consigliere.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.