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Lo scontro con il governo

Niente incentivi? Chiudiamo tutto. "Così Stellantis ci ricatta"

Irritazione al ministero per l'ultimo annuncio del Gruppo di John Elkann: ma "500 e Maserati non sono auto per tutti"

Gli incentivi non arrivano? Ecco perché Fiat chiude tutto. "Una fake news, così Stellantis ci ricatta"

Si apre un nuovo capitolo dello scontro fra Stellantis e il governo italiano che, come è noto, preme perché il Gruppo torni a produrre almeno un milione di veicoli in Italia. Ma l'ex impero Fiat risponde con la chiusura della fabbrica e l'accusa al governo di non aver ancora varato gli incentivi promessi. "E' un ricatto" si dice nelle stanze della politica.

Fino a questa mattina, il ministro del Mimit Adolfo Urso non si era ancora espresso in maniera ufficiale. Ma dalle stanze del ministero del Made in Italy filtrano voci di profonda irritazione per l'ultimo "schiaffone" - per usare le parole dei sindacati - del Gruppo all'Italia: dopo annunci di esuberi e cassa integrazione e contratti di solidarietà, ecco lo stop totale alla produzione a Mirafiori per tutto il mese di maggio. Il motivo? "Il mercato non va bene e mancano gli incentivi promessi".

La posizione di Stellantis è, ufficialmente, l'adeguamento della produzione alle richieste di mercato. E la Fiat 500e non tira abbastanza. "Colpa della mancanza di incentivi a livello europeo" è la spiegazione ufficiosa. Il Gruppo peraltro annuncerà il prossimo martedì 30 aprile i dati della prima trimestrale, fra ordini e ricavi, ma al momento è già possibile parlare di un calo della produzione attorno al 10% a livello globale in questi primi mesi del 2024.

Solo colpa dei mancati incentivi? "Una fake news" dicono dal Ministero, dove peraltro ricordano che il DPCM sugli ecoincentivi per quasi un miliardo di euro è stato già portato alla firma della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e si attende il via libera della Corte dei Conti per la pubblicazione. Ma la sorpresa è che secondo fonti ministeriali nessuna auto prodotta a Mirafiori ricadrebbe nei parametri degli ecoincentivi: la Fiat 500e non rientrerebbe nei "segmenti popolari", o meglio vi rientra come segmento produttivo ma non come prezzo. L'altra produzione di Mirafiori è invece la Maserati, decisamente su altra fascia di prezzo. 

Attacca anche il senatore Matteo Gelmetti: "Ricatto inaccettabile. Stellantis mente sapendo di mentire. I destini di 500 e Maserati non sono per nulla avvicinabili alla politica degli incentivi governativi". Il braccio di ferro va avanti.

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