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POLITICA

Ecco il codice etico dei candidati Pd: «No al voto di scambio e ai favori»

Pentenero: «Oggi lo consegneremo a tutti i partiti della coalizione»

Gribaudo, Pentenero e Valle

Chiara Gribaudo, Gianna Pentenero e Daniele Valle

Sette pagine da sottoscrivere e allegare alla candidatura. Il nuovo codice etico del centrosinistra, approvato dalla Commissione Parlamentare Antimafia, verrà presentato questa mattina dalla candidata presidente Gianna Pentenero, in occasione dell’inaugurazione del quartier generale della campagna elettorale di corso Inghilterra.


Per arginare la risonanza dello scandalo Gallo, che ha travolto i dem nelle scorse settimane, il Pd ha varato un documento che chiede a ciascun candidato di rispettare la normativa in termini di trasparenza e rendicontazione elettorale. Firmandolo, ciascuno si impegna «a rendere pubblico il bilancio preventivo e consuntivo della campagna elettorale, evidenziando tutte le fonti di finanziamento sia diretto sia indiretto derivanti da privati o tramite associazioni, fondazioni, centri studi, nel rispetto della vigente normativa sulla privacy» si legge nel testo.

Un capitolo a parte viene poi dedicato all’appartenere da parte dei candidati ad associazioni che comportino un vincolo di segretezza o comunque a carattere riservato. E ancora, il codice etico si pone l’obiettivo di regolamentare «conflitti di interessi e pressioni indebite». Poi la pietra dello scandalo: «Il candidato dichiara di rifiutare i voti e qualsiasi altra forma di sostegno da parte di chi vive e opera nella criminalità e nell’illegalità». Viene poi citato esplicitamente anche il caso di fenomeni di condizionamento del voto, «quali proposte di voto di scambio ed eventuali atti di intimidazione» subiti nel corso della campagna elettorale.

«Oggi lo consegneremo a tutti i rappresentanti dei singoli partiti della coalizione» ha commentato la candidata presidente Gianna Pentenero nel giorno in cui ha iniziato il suo tour negli ospedali del Piemonte. «Siamo partiti dall’ospedale Mauriziano di Lanzo che è una struttura da guardare con grande attenzione, perché si trova all’inizio di una vallata importante del nostro territorio» ha spiegato insieme ai candidati Alberto Avetta, Nadia Conticelli e Giulio Fornero. «Il nostro territorio è costituito da grandi città, da medie realtà, ma soprattutto da zone collinari e montane, dove i tempi di intervento per il primo soccorso sono spesso molto lunghi, 40 minuti per soccorrere le persone qui sono troppi. Quindi bisogna immaginare di poter risolvere nel più breve tempo possibile il problema del soccorso. Dobbiamo far ritornare quelle eccellenze che hanno caratterizzato negli anni una struttura come questa».

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