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Il fatto

L’invalida che vive con la muffa: «Io non respiro più, aiutatemi»

Lo scorso gennaio è esploso un tubo dell'acqua. Manuela: «Ho i muri gialli»

L’invalida che vive con la muffa

L’invalida che vive con la muffa

«Bisogna aspettare, ma io non posso più aspettare, perché le mie condizioni di salute rischiano di peggiorare da un giorno all’altro». Racconta il suo disagio e la sua sofferenza Manuela, residente del complesso popolare Atc di via Biglieri, zona Nizza, costretta a vivere da oltre quattro mesi in un’appartamento invaso dalla muffa.

«Lo scorso gennaio è esploso un tubo dell’acqua al piano superiore, e con il passare delle settimane i muri sono diventati gialli, si sono formate chiazze nere sul soffitto e sono spuntati i primi cattivi odori, che per me rappresentano un problema grave». Manuela è invalida all’80% e convive con un serio problema respiratorio, che spesso le causa tosse, respiro affannoso e attacchi d’asma, anche della durata di diverse ore.

«Non è facile convincerci - dice - e la situazione attuale sta rendendo tutto più complesso». Passino le piccole dimensioni dell’appartamento e gli altri problemi condominiali, ma quando l’aria da respirare è quella di un’abitazione invasa dalla muffa, è inevitabile che il malessere aumenti, eppure dopo quattro mesi d’attesa e lamentele non è ancora arrivata un’azione risolutiva da parte di Atc.

«Siamo intervenuti a gennaio per riparare la tubazione che presumibilmente era all’origine della perdita, e abbiamo ribadito alla signora Manuela di arieggiare correttamente i locali per consentire il ricircolo d’aria ed evitare l’accumulo di umidità - dice l’Agenzia, riconoscendo il problema - al momento stiamo monitorando la situazione, ma sappiamo che è già stata inoltrata una richiesta di cambio alloggio a causa dell’invalidità, quindi, se i documenti verranno approvati dalla commissione, si procederà con un trasferimento».

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