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LA SANITA'
21 Giugno 2024 - 18:17
Mal di schiena
Artrosi, ipertensione, cervicale. Sono sono alcune delle malattie più frequenti che causano il cosiddetto “dolore cronico”. Una condizione perenne di disagio di cui soffrono - secondo le ultime rilevazioni - 700mila piemontesi. Dal punto di vista economico poi, si calcola che l’impatto del dolore cronico a livello regionale valga 2,16 miliardi di euro, di cui 1,5 miliardi di costi indiretti. I dati sono stati divulgati oggi, nel corso del convegno “Appropriatezza prescrittiva e corretta informazione fattori chiave nella gestione del dolore cronico – Regione Piemonte” organizzato da Motore Sanità, con il contributo incondizionato di Angelini Pharma.
Malattie frequenti
Un focus sulla popolazione anziana rivela che le patologie più diffuse per entrambi i generi siano l’artrosi (47,6%), l’ipertensione (47%), patologia lombare (31,5%) e cervicale (28,7%). Seguono iperlipidemia (24,7%), malattie cardiache (19,3%) e diabete (16,8%). Tra le donne poi gioca un ruolo importante anche la depressione (15%). «La combinazione più frequente di patologie croniche nel 2017 è stata ipertensione e osteo-artrosi (28,0%)» sottolinea Roberto Venesia, Segretario Fimmg Piemonte, Responsabile nazionale area Farmaco Fimmg e membro esperto della Cabina di Regia Piano Nazionale Cronicità, illustrando i dati. «La medicina generale può contribuire efficacemente a garantire l’appropriatezza delle cure del dolore cronico passando da un’assistenza “reattiva” a un’assistenza “proattiva”» ha spiegato ancora il dottore Venesia.
L’uso (scorretto) dei farmaci
Secondo studi clinici, si ritiene che la maggioranza dei 13 milioni di italiani colpiti da dolore cronico lieve o moderato (oltre il 20% della popolazione) sia trattato in maniera inappropriata, con farmaci (come i Fans), che quando vengano utilizzati senza la presenza di infiammazione, possono avere gravi effetti collaterali nell’uso a lungo termine, con conseguenze sull'apparato gastrointestinale, emorragiche, renali ed epatiche. «Il report Osmed indica che l’inappropriatezza prescrittiva dei Fans è gravosa per il Ssn e i servizi sanitari regionali, oltre che per la salute» ha evidenziato Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità. Quando non sono usati in maniera appropriata i Fans provocano «effetti collaterali importanti» ha aggiunto. L’uso inapproriato dei farmaci comunemente definiti come anti infiammatori può «causare gravi effetti indesiderati a livello del tratto gastrointestinale alto» rimarca ancora Zanon.
Innovazione e tecnologia
«Organizzazione, monitoraggio, consapevolezza e iniziativa» sono i concetti chiave intorno a cui ruota lo sviluppo della Digital Health Strategy della Medicina Generale, come ha spiegato Rino Moraglia, direttore strategico NetMedica Italia. «Si tratta di un progetto innovativo e concreto che ambisce a rendere appropriati gli interventi assistenziali, anche attraverso la formazione, comunicazione e diffusione della relazione digitale - sottolinea Moraglia -. Rendere tutto più facile e possibile, per garantire serenità ed efficacia a medici e pazienti».
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