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LA SANITA'

Oltre 700mila pazienti in Piemonte soffrono di dolori cronici

Artrosi, ipertensione e cervicale: ecco quali sono le patologie più frequenti

Mal di schiena

Mal di schiena

Artrosi, ipertensione, cervicale. Sono sono alcune delle malattie più frequenti che causano il cosiddetto “dolore cronico”. Una condizione perenne di disagio di cui soffrono - secondo le ultime rilevazioni - 700mila piemontesi. Dal punto di vista economico poi, si calcola che l’impatto del dolore cronico a livello regionale valga 2,16 miliardi di euro, di cui 1,5 miliardi di costi indiretti. I dati sono stati divulgati oggi, nel corso del convegno “Appropriatezza prescrittiva e corretta informazione fattori chiave nella gestione del dolore cronico – Regione Piemonte” organizzato da Motore Sanità, con il contributo incondizionato di Angelini Pharma.

Malattie frequenti
Un focus sulla popolazione anziana rivela che le patologie più diffuse per entrambi i generi siano l’artrosi (47,6%), l’ipertensione (47%), patologia lombare (31,5%) e cervicale (28,7%). Seguono iperlipidemia (24,7%), malattie cardiache (19,3%) e diabete (16,8%). Tra le donne poi gioca un ruolo importante anche la depressione (15%). «La combinazione più frequente di patologie croniche nel 2017 è stata ipertensione e osteo-artrosi (28,0%)» sottolinea Roberto Venesia, Segretario Fimmg Piemonte, Responsabile nazionale area Farmaco Fimmg e membro esperto della Cabina di Regia Piano Nazionale Cronicità, illustrando i dati. «La medicina generale può contribuire efficacemente a garantire l’appropriatezza delle cure del dolore cronico passando da un’assistenza “reattiva” a un’assistenza “proattiva”» ha spiegato ancora il dottore Venesia.

L’uso (scorretto) dei farmaci
Secondo studi clinici, si ritiene che la maggioranza dei 13 milioni di italiani colpiti da dolore cronico lieve o moderato (oltre il 20% della popolazione) sia trattato in maniera inappropriata, con farmaci (come i Fans), che quando vengano utilizzati senza la presenza di infiammazione, possono avere gravi effetti collaterali nell’uso a lungo termine, con conseguenze sull'apparato gastrointestinale, emorragiche, renali ed epatiche. «Il report Osmed indica che l’inappropriatezza prescrittiva dei Fans è gravosa per il Ssn e i servizi sanitari regionali, oltre che per la salute» ha evidenziato Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità. Quando non sono usati in maniera appropriata i Fans provocano «effetti collaterali importanti» ha aggiunto. L’uso inapproriato dei farmaci comunemente definiti come anti infiammatori può «causare gravi effetti indesiderati a livello del tratto gastrointestinale alto» rimarca ancora Zanon.

Innovazione e tecnologia
«Organizzazione, monitoraggio, consapevolezza e iniziativa» sono i concetti chiave intorno a cui ruota lo sviluppo della Digital Health Strategy della Medicina Generale, come ha spiegato Rino Moraglia, direttore strategico NetMedica Italia. «Si tratta di un progetto innovativo e concreto che ambisce a rendere appropriati gli interventi assistenziali, anche attraverso la formazione, comunicazione e diffusione della relazione digitale - sottolinea Moraglia -. Rendere tutto più facile e possibile, per garantire serenità ed efficacia a medici e pazienti».

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