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L'INTERVISTA DELLA SETTIMANA
23 Giugno 2024 - 08:30
Cristina Savio
Attenta, risoluta e sempre presente sul territorio per coglierne le esigenze. Appare così Cristina Savio, presidente della Circoscrizione 1, un’ampia e complessa superficie di circa 7mila metri quadri che abbraccia Quadrilatero Romano e Borgo Nuovo, passando poi per Crocetta e San Secondo.
Presidente, partiamo dal tema sicurezza. Ci sono problemi nella sua Circoscrizione oggi?
«Ci sono, come in tutta la città, ma a giudizio delle forze dell’ordine qui sono meno gravi. Recentemente le scuole sono state colpite da varie effrazioni e su sollecitazione del Prefetto abbiamo riunito un Tavolo di sicurezza con forze dell’ordine e dirigenti di scuole primarie e secondarie del territorio. È emerso che in generale le nostre scuole sono ben protette e chi vi fa irruzione molto spesso vuole solo prelevare gli spiccioli accumulati nei distributori automatici. La soluzione condivisa è stata, quindi, quella di consentire in futuro solo pagamenti con metodi digitali».
Invece Porta Nuova, piazza Carlo Felice e i portici di via Sacchi?
«Sono luoghi che attenzioniamo da sempre. Lì la situazione inizia a peggiorare col calar del sole, ma i controlli della polizia sono stati intensificati e abbiamo notato dei miglioramenti. Sotto i portici di via Sacchi in particolare sarebbe utile una maggior presenza dei vigili per dissuadere il transito di bici e monopattini. A tale proposito abbiamo chiesto, con un documento di Consiglio, il reinserimento del vigile di quartiere: un’importante figura di riferimento con funzioni di presidio e accompagnamento, più che sanzionatorie».
In merito ai portici di corso Vittorio (lato stazione), ci sono iniziative in programma?
«Insieme a Fondazione Contrada Torino Onlus, lo scorso marzo, abbiamo incontrato amministratori e proprietari degli stabili che affacciano sui portici per avviare un processo di pulizia dei muri e dare nuova vita agli spazi abbandonati con il progetto “bacheche d’artista”, a cura del liceo Passoni».
Un altro tema caldo è la desertificazione commerciale...
«Si, abbiamo alcune importanti strutture in stato di abbandono, come l’ex cinema Arlecchino di corso Sommeiller, o in corso di ristrutturazione, come il grattacielo Rai di via Cernaia. Ma soprattutto tanti piccoli locali, un tempo destinati al commercio di prossimità, che non riescono più a sopravvivere, perché soppiantati da e-commerce e grandi rivenditori. Sono temi importanti sui quali stiamo raccogliendo dati per potere interloquire con la Città.
L’Ascom ha dichiarato che a Torino sono calate del 13% le attività commerciali. Alla 1 si evidenzia in particolare il caso di piazza Cln, con locali vuoti dal civico 221 a 247…
«È stato proprio un nostro documento consiliare, già trasmesso agli assessorati competenti, ad evidenziare la situazione di piazza Cln. Qui più che cambio di destinazione d’uso immaginiamo un turn over di negozi troppo veloce».
Passando al tema mobilità dolce: ci sono novità sull’ipotesi di una velostazione bis a Porta Susa?
«Anche qui il tema è stato posto da un documento del Consiglio. Visto il successo registrato nell’ultimo anno dall’esempio di Porta Nuova siamo fiduciosi, ma si tratta di un investimento importante e non ci aspettiamo tempi brevi».
E sui minibus elettrici di Gtt a che punto siamo?
«La linea Star 1 è già operativa, mentre la 2 dovrebbe essere ripristinata a fine anno. Una lettera firmata da oltre 200 cittadini ne ha chiesto, per quest’ultima, il ripristino del percorso originario da corso Bolzano. Per la Star 3, invece, ne abbiamo chiesto il transito per San Secondo, ma adesso è prematuro parlarne».
Qual è il futuro di piazzale Valdo Fusi, più volte segnalato in Consiglio come problematico?
«Per il momento abbiamo incontrato tutti gli attori attivi intorno al piazzale, dalla Camera di commercio, ai Magazzini Oz, al Vol.To, alle società di skating. Abbiamo raccolto i loro progetti e suggerimenti per operare un lavoro di sintesi con il Comune. Alcuni piccoli interventi manutentivi sono già stati fatti dalla Uno, ma per un ridisegno del piazzale siamo per ora nella fase di ascolto e indagine».
A tal proposito, quali ritiene debbano essere i compiti principali della Circoscrizione?
«Essendo ente di prossimità, innanzitutto ascoltare i cittadini, tutti: esigenze, lamentele, apprezzamenti, suggerimenti... E affiancare, sostenendole, tutte le reti di cittadinanza attiva che si sviluppano. Perché se è vero che siamo cittadini europei, mantenere una dimensione locale è importantissimo e nutrire le reti di rapporti sociali - non virtuali - cruciale per vivere meglio».
Ne è un esempio anche Torino Spazio Pubblico, no?
«Sì, un gruppo come Tsp Borgo Nuovo rappresenta un modello virtuoso di cittadinanza attiva, di inclusione di fasce deboli, come stranieri che non parlano italiano, per la cura degli spazi pubblici. Giriamo tutte le aree verdi della Circoscrizione e abbiamo un’agenda settimanale consultabile sia sul sito di Tsp che della Uno. L’appuntamento è ogni mercoledì dalle 9.30 alle 11. La settimana prossima siamo al parco della Clessidra. Siete tutti invitati».
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