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Il caso
26 Giugno 2024 - 20:17
«Io non sono agli arresti domiciliari. Eppure sono costretto a rimanere in casa perché l'ascensore è rotto: se non risolvono, andiamo a protestare sotto il Comune».
E' disperato Antonio Ciriello, disabile residente al quarto piano di via Orvieto 1/5, complesso popolare di proprietà della Città di Torino e in gestione ad Atc. Uno dei tanti costretti dentro o fuori casa perché l'ascensore del palazzo ha smesso di funzionare, come spesso succede in quel palazzo perché «quegli impianti sono particolarmente sensibili all'umidità», come spiega l'Agenzia territoriale per la casa. E di umidità, fra la scorsa primavera e i primi giorni d'estate, ce n'è stata parecchia. Infatti 3 ascensori su 11 si sono fermati nelle ultime ore.
Quello della scala 1/5 è l'unico ancora fermo in attesa di un inverter, «una componente particolarmente importante dell’elevatore, già ordinato dai tecnici di Atc - spiegano ancora dall'ente - La fornitura del ricambio, sulla base delle previsioni dell’impresa, è stimata nell’arco di una decina di giorni».
E intanto? L'unica soluzione, al momento, è un servizio di ausilio motorizzato a chiamata per chi si debba sottoporre a visite mediche o a prestazioni sanitarie già prenotate: «Quindi possiamo uscire soltanto per fare delle visite? - è imbufalito Ciriello - Il resto del tempo io e i miei vicini, tra cui una decina di disabili, dobbiamo stare segregati in casa. Oppure farci ospitare dai parenti: io sto vivendo da mia figlia ma prima o poi dovrò tornare». L'anziano non lo accetta: «Non si vive così neanche nel terzo mondo: se non risolvono, andiamo a protestare sotto il comune».
Da Atc entrano nel merito del problema: «Il complesso di via Orvieto 1, realizzato nel 2006, è servito da 11 ascensori, ciascuno dedicato a una delle 11 scale adibite a uso residenziale. Per diminuire l’usura degli impianti, che sono particolarmente sensibili all'umidità, la società Exe-Gesi (società di Atc che si occupa, tra l’altro, della gestione degli impianti di sollevamento) ha organizzato un intervento di impermeabilizzazione delle fosse degli ascensori». Si tratta del vano al di sotto dell'ultimo piano inferiore dell'elevatore: «Queste fosse, in caso di piogge consistenti, tendono a riempirsi facilmente d’acqua, che causa danni alle parti metalliche ed elettriche dell’impianto». E nelle ultime settimane la pioggia non è mancata: «Nonostante ciò, due dei sei interventi programmati sono già stati completati con successo (ai civici 1/17 e 1/19), causando pochi disagi agli utenti e riducendo notevolmente i problemi tecnici per gli interventi successivi. Per quanto riguarda il civico 1/13, c'è stato l’allagamento della fossa e l’ascensore è stato fermato per precauzione ieri sera: è stato disposto uno spurgo urgente oggi, 26 giugno, al fine di poter ripristinare l’attività in sicurezza».
L'elenco dei guasti continua: «Il civico 1/27, invece, è stato riparato dalla ditta Schindler la scorsa settimana. Purtroppo l’ascensore è stato nuovamente messo fuori uso a causa di un uso improprio da parte di alcuni residenti. Attualmente l’impianto è in funzione». Prosegue Atc: «Verranno effettuati i lavori di impermeabilizzazione programmati e i nostri uffici si stanno organizzando affinché venga messo a disposizione dei residenti un servizio di ausilio motorizzato. Vi è inoltre da rilevare che la diversa conformazione delle scale non permette a tutti i civici l'uso di mezzi meccanici per il trasporto delle persone in caso di fermo degli ascensori. Con gli interventi programmati e il miglioramento delle condizioni metereologiche, la situazione dovrebbe tornare alla normalità».
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