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La celebrazione al Lingotto

+++ Il ministro a Tavares ed Elkann: "La Fiat è Torino, non deve diventare un museo. Assumetevi la responsabilità"

Dalla fondazione del Lingotto alle sfide di Stellantis, un richiamo al mantenimento della produzione industriale

+++ Il ministro a Tavares ed Elkann: "La Fiat è Torino, non deve diventare un museo"

"La Fiat era ed è Torino. Vogliamo che resti a Torino. Non ci rassegniamo che diventi un museo industriale". Sono le parole con cui il ministro Adolfo Urso ha aperto il suo intervento durante la celebrazione dei 125 anni di Fiat sulla Pista 500 del Lingotto in un evento dal titolo Smiling to the future.

“Oggi ricordiamo quello che era l’auto italiana, l’orgoglio del Paese. Fiat era l’industria italiana e l’Italia era con la Fiat sempre. Adesso dobbiamo trovare la necessaria coesione e la responsabilità sociale per consentire che questa storia gloriosa continui anche con Stellantis” ha proseguito il ministro. “È più di un anno - ha aggiunto - che lavoriamo con determinazione e ora è il tempo delle scelte e delle responsabilità. L'Avvocato Gianni Agnelli diceva che tutto quello che aveva l'aveva ereditato, lui ci aveva messo il senso di responsabilità. Stellantis si assuma la responsabilità sociale del rilancio dell'auto in Italia”.

A Urso ha risposto il ceo di Stellantis, Carlos Tavares: "Il nostro passato, il presente e il futuro sono legati al lavoro delle persone. Torino è il nostro cuore pulsante. Il progetto per Mirafiori rappresenta un impegno sull’Italia e per l’Italia. Rappresenta la volontà di continuare a investire sull’Italia” ha detto, ricordando il progetto per il Mirafiori Automotive Park 2030 e le nuove divisioni e produzioni di trasmissioni eDTC per le vetture elettriche. “Per piacere - ha aggiunto -, rispettate Fiat. E’ un eroe italiano con un successo globale. Torino è cuore pulsante della nostro gruppo. Abbiate rispetto per la Fiat perché sopravviverà a tutti noi".

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