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La festa per i 125 anni al Lingotto
11 Luglio 2024 - 19:19
Alla fine l’annuncio più grande lo fa Francois Olivier, alla celebrazione per i 125 anni di fondazione della Fiat: «Avremo una elettrica a meno di 25mila euro». Ossia, l’annuncio di un’auto di largo consumo, per così dire, low cost, in grado forse di risollevare i numeri del mercato e della produzione. Il riferimento era alla Grande Panda, che è prodotta in Serbia. Mentre Torino aspetta ben altro, per Mirafiori. A cominciare dalla Fiat 500 Ibrida (il ceo di Fiat ha ringraziato il sindaco Stefano Lo Russo per avergli suggerito il nome).
Entrerà in produzione «fra 18 mesi» e si chiamerà “Torino”. Quasi un premio di consolazione, per la città celebrata assieme alla fabbrica nata qui. E chi si attendeva novità eclatanti su Mirafiori deve un poco accontentarsi. Perché la Grande Panda, progettata qui al Centro Stile Fiat, sappiamo benissimo che verrà e prodotta in Serbia. E per suggestive che siano le altre vetture derivate, come la Mega Panda (mostrate arrivare in elicottero al Lingotto), sono progetti per dopodomani, non certo per l’immediato.
L’immediato è la Fiat 600 Abarth ("la più potente di sempre" ma non prodotta qui) e la Fiat 500e Mirafiori cui, da gennaio, si aggiungerà la serie speciale “Giorgio Armani”. Sarà sufficiente per Mirafiori? Diciotto mesi, nell’attesa dell’Ibrida, non sono pochi.
«Oggi festeggiamo il compleanno di un marchio che non ha mai tradito le quattro lettere del suo nome - ha detto Francois -. Fabbrica perché Fiat ha sempre prodotto e continuerà a produrre. Italiana perché il Dna dell’azienda era e resterà sempre italiano, e io, che ho l’onore di guidarla da 13 anni, sono fiero di essere italiano di adozione. Automobili perché noi siamo quello che facciamo. E cosa facciamo? Beh, automobili piene di amore e di gioia, colorate come il nostro splendido paese. E infine, Torino perché, come sempre dice Carlos Tavares, Torino è uno dei 3 “cuori pulsanti” di Stellantis, insieme a Parigi e Detroit».
Le reazioni, per ora, dai sindacati, sembrano tiepide: «Salvaguardare Fiat è un imperativo non solo per il Governo e per Stellantis, ma per l’intero sistema-paese che oggi deve affrontare le durissime sfide di una duplice transizione: quella verso l’elettrico e quella della integrazione in una grande multinazionale oramai solo in parte italiana» dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto.
Il segretario generale Fismic Confsal, Roberto Di Maulo, addirittura dice che «la presentazione dei nuovi modelli, anche di quelli che non verranno al momento prodotti in Italia, hanno una forte impronta di stile italiano e di lavoro italiano. Questo, a mio avviso, chiude definitivamente tutte le polemiche che ci sono state nei mesi scorsi sull’abbandono dell’Italia da parte di Stellantis».
Mirafiori, intanto, da lunedì si ferma per ben sette settimane.
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