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L'EVENTO
02 Settembre 2024 - 17:43
Il Festival delle Sagre Astigiane
Agnolotti classici, d’asino, tagliolini, risotto al barbera o al tartufo, vitello tonnato, polenta, salame di cioccolato, zabaglione al moscato, pesche ripiene, bonet. Dopo il Palio, ad Asti, è tempo di Sagre. La città è pronta a ospitare la 50esima edizione del Festival delle Sagre, in programma per sabato 7 e domenica 8 settembre. Dall’antipasto al dolce, in piazza si assaggiano le ricette tramandate di generazione in generazione e preparate con materie prime del territorio nelle cucine dalle cuoche delle Pro Loco.
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A tavola
Per tutto il fine settimana l’appuntamento è in piazza Campo del Palio con il più grande ristorante a cielo aperto d’Italia: 28 Pro loco del territorio sono pronte a portare in piazza il meglio della tradizione enogastronomica astigiana. Per l’edizione 2024 l’allestimento del villaggio gastronomico ha una nuova disposizione.
La logistica del villaggio è stata studiata per dare una fruibilità diversa e più ordinata rispetto alla disposizione precedente: quattro isole, ai vertici di un rettangolo ideale che occuperà buona parte della piazza. Le casette saranno posizionate schiena contro schiena, rivolte verso l’esterno o l’interno della piazza. Questa configurazione è pensata per consentire un’ottimizzazione della distribuzione dell’afflusso degli avventori. Inoltre saranno posizionati 150 tavoli d’appoggio sotto le piante collocate sul perimetro esterno della piazza (lato piazza Alfieri e lato Movicentro), questo per poter permettere ai presenti, soprattutto la domenica a pranzo, di poter consumare i piatti godendo dell’ombreggiamento degli alberi e alleggerire l’affollamento nei pressi delle casette delle Pro Loco. In aggiunta, anche nelle aree adiacenti alle casette saranno predisposti spazi affinché le Pro Loco stesse possano posizionare tavoli e sedie.
La festa
Immancabile anche quest’anno la ruota panoramica che offre ad astigiani e turisti un punto di vista inedito sulla città. «Il Festival Sagre Astigiane ci permette di rivivere le tradizioni, patrimonio inestimabile della nostra città: eccellenze enogastronomiche e storie di vita vissuta attraverso la rievocazione della vita nella campagna piemontese tra 800 e 900» spiega il sindaco di Asti Maurizio Rasero.
Si tratta di una manifestazione che attrae ogni anno in città oltre 200mila persone e che nel 2023 ha ricevuto la menzione speciale nazionale di Sagra di Qualità da Unpli. Lo sforzo del Comune di Asti - quale regista e organizzatore della manifestazione unitamente a Camera di Commercio di Alessandria-Asti, Fondazione CR Asti, Unpli e quest’anno con il supporto del Consorzio della Barbera d’Asti e dei vini del Monferrato - garantisce la continuità di questa tradizione caratterizzata anche da una crescita di partecipazione da parte delle Pro Loco.
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