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Il fatto

Pav di via Giordano Bruno: arte e natura soffocate dal degrado

Pietre sulla pista ciclabile e vegetazione fuori controllo: la manutenzione del Pav è sempre più necessaria

Pav di via Giordano Bruno

Pav di via Giordano Bruno

Simbolo dell’interazione tra arte e natura da oltre 15 anni, il Pav di via Giordano Bruno si presenta oggi in modo desolante, per lo meno agli occhi di chi lo osserva dall’esterno. Camminando lungo il marciapiede che costeggia il parco, infatti, i passanti sono accolti da uno scenario sconfortante: ciuffi d’erba incolta, con la vegetazione che a tratti cresce rigogliosa anche attraverso la rete metallica che dovrebbe proteggere il museo, una recinzione di legno e pietra sgretolata in più punti, e massi rotolati fino al bordo della strada, che rischiano di far inciampare pedoni e ciclisti.

Le attività museali proseguono e il sito rimane aperto al pubblico, ma degli interventi di manutenzione e pulizia risultano sempre più necessari, come ha ricordato il consigliere di Lista Civica Alessandro Lupi durante l’ultimo Consiglio della della Circoscrizione 8.

«Pietre sul marciapiede e sulla pista ciclabile, segnale di chiaro pericolo per i passanti e di una situazione di degrado che non è certo limitata a questa zona del quartiere di Filadelfia - ha spiegato il consigliere - importante organizzare una commissione in loco e pensare a possibili soluzioni, specie se il Comune al momento non dispone delle risorse economiche per risolvere il problema». Una proposta accolta a braccia aperte dal resto del Consiglio, che conta di migliorare lo stato dell’area in tempi brevi.

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