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LO STUDIO
23 Settembre 2024 - 06:30
Agricoltura Piemonte
Sempre più giovani, in Piemonte, scommettono sull’agricoltura. Secondo le ultime stime fornite dalla Regione, le aziende con proprietari o conduttori sotto i 41 anni nel 2023 sono 5.902 su 43.445, con una significativa incidenza passata negli ultimi 10 anni dal 12,1% al 13,8%. Secondo le ultime stime fornite dalla Regione in occasione di DiviNazione Expo 24, che si tiene a Ortigia-Siracusa, le aziende con proprietari o conduttori sotto i 41 anni nel 2023 sono 5.902 su 43.445, con una significativa incidenza passata negli ultimi 10 anni dal 12,1% al 13,8%. «Presentiamo una regione con aziende più grandi, più giovani, più al femminile, più bio. E le nostre politiche per sostenere lo sviluppo» spiega l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi Paolo Bongioanni in corrispondenza dell’inizio dei lavori del vertice dei Ministri dell’Agricoltura del G7.
Quali sono le aree "svantaggiate"
Le aree svantaggiate sono quelle della montagna e della cosiddetta “collina depressa”, individuate dal Complemento di Sviluppo Rurale come caratterizzate da pesanti vincoli naturali che rendono più difficile l’attività agricola: pendenza dei terreni, altitudine, strade di difficile percorrenza, isolamento, marginalità demografica. I giovani agricoltori piemontesi sono inclini alle sfide. Che scelgano di restare su questi territori continuando l’attività di generazioni o deciaono di intraprendere ex novo un’attività agricola, nelle aree classificate D (montagna a più bassa densità di popolazione) le aziende guidate da giovani superano il 20%, mentre nelle aree C2 (alta collina) sono il 15,3%.

Un’agricoltura sempre più al femminile
Quella piemontese è un’agricoltura con una forte impronta femminile. Le aziende agricole con titolare donna nel 2024 sono 11.336, che rappresentano oltre un quarto del totale: il 25,80%.
Analizzando le tipologie di azienda emerge, inoltre, una forte vocazione verso l’agriturismo, settore in cui le aziende guidate da donne sfiorano il 40% con una tendenza in crescita negli ultimi anni (erano il 37,7% nel 2018).
Cresce il bio
Uno degli obiettivi strategici della Politica Agricola Comune della Ue è la tutela dell’ambiente, insieme alla salvaguardia della biodiversità e del paesaggio. Decisa in Piemonte l’impennata del biologico: dalle 2.798 del 2020 le imprese agricole piemontesi a indirizzo certificato bio sono passate a 3.524 del 2023, con un incremento di oltre il 15 %.

Se guardiamo agli ultimi cinque anni la crescita è stata del 19,6% arrivando a rappresentare il 7,5% delle aziende totali con una SAU di circa 82.000 ettari (+4,1%). Questa percentuale sale al 12,6% tra le aziende guidate da giovani, in particolare in alcuni settori come le coltivazioni permanenti e l’ortofloricoltura. Anche in termini di superficie, il passaggio alla produzione biologica ha avuto un forte incremento passando dai 48.105 ha del 2018 ai 56.721 ha del 2023 (+17,9%), ricoprendo il 6,2% della Sau.
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