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Stefano De Martino più generoso di Amadeus (e alla Rai costa il doppio): vincite "programmate"?

Pioggia di gettoni d'oro nel programma dell'ex marito di Belen, mentre la 9 fa flop. Però Dagospia...

Stefano De Martino più generoso di Amadeus (e alla Rai costa il doppio): vincite "programmate"?

Stefano De Martino vale oro per la Rai: per gli ascolti e per quanto costa. Non di stipendio, ma perché è decisamente più generoso di Amadeus, tanto da pesare il doppio sui conti dell'emittente di Stato (con il nostro canone). Ma c'è chi lancia il sasso (senza nascondere la mano): le vincite in Rai sono frutto della bravura dei concorrenti o c'è un piano, una "programmazione" per la guerra degli ascolti?

Cominciamo da un dato: Stefano De Martino, oltre a essere ex marito di Belen ed ex ballerino di Amici, è di sicuro un personaggio che funziona sul piccolo schermo. Maniche arrotolate, cravatta, tatuaggi ben fatti e in bella vista, Di Martino azzecca il look (sì, chi scrive è di parte, avendo un look simile nei suoi servizi web), certamente più dell'arabescato Amaedus (inguardabili, per quanto griffati, i suoi smoking a Sanremo).

Comunque, dal 2 settembre le vincite nel programma di De Martino sono state importanti, lo scorso giovedì i concorrenti si sono portati a casa 300mila euro. Ma, fa notare Dagospia, “In venticinque puntate la Rai ha sborsato 1.258.000 euro, in media 50mila euro a puntata" per la trasmissione prodotta da Endemol. Secondo Dagopsia, "Il doppio rispetto allo scorso anno con Amadeus".  Addirittura, dal 22 settembre, quando sul Nove debuttava "Chissà chi è" di Amadeus, in sette puntate andate in onda sulla Rai sono stati vinti 644mila euro.

“Solo un caso o un modo per aiutare De Martino che ha firmato con la Rai un contrattone tra gli otto e i nove milioni di euro?” si chiede Dagospia di Roberto D'Agostino (un altro "fratello di tatuaggi": a proposito, Roberto, devi dirmi chi ti ha fatto quello sul braccio sinistro). In pratica, dove c'è fumo di solito c'è arrosto, viene da dire e ci si chiede se non ci sia una "programmazione" delle vincite - in gettoni d'oro - per spingere un programma a discapito di quello concorrente (che già di suo sembra più un flop che altro...).

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