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LA MANIFESTAZIONE

Protesta in piazza contro il DDL Sicurezza: "Il diritto a manifestare va tutelato"

"Così come i trattori hanno raggiunto Bruxelles senza problemi, anche qui le regole devono rimanere quelle attuali. Gli atti violenti sono un’altra cosa e vanno condannati, ma non possiamo mettere a rischio chi manifesta pacificamente"

Protesta in piazza contro il DDL Sicurezza: "Il diritto a manifestare va tutelato"

Un corteo colorato di bandiere e striscioni ha animato questa mattina il centro di Torino. Centinaia di persone si sono radunate davanti alla prefettura per dire no al nuovo DDL Sicurezza, la proposta di legge che mira a inasprire le pene per chi partecipa a manifestazioni non autorizzate. A guidare la protesta è stata la Cisl Piemonte, con l’obiettivo di difendere una libertà considerata fondamentale.

"Siamo estremamente preoccupati", ha dichiarato Luca Caretti, segretario generale della Cisl Piemonte. "Il diritto a manifestare è sancito dalla Costituzione e deve essere tutelato." Questo timore nasce dal contesto lavorativo regionale: con un Piemonte in crisi, il rischio di vedere manifestazioni sempre più frequenti è concreto. Caretti ha sottolineato come il mondo del lavoro stia soffrendo particolarmente nella regione. "Ci sono situazioni di crisi gravi e le persone devono poter scendere in piazza per difendere i propri diritti senza temere sanzioni sproporzionate."


Per rafforzare il concetto, Caretti ha citato il recente esempio delle proteste agricole a Bruxelles: "Così come i trattori hanno raggiunto Bruxelles senza problemi, anche qui le regole devono rimanere quelle attuali. Gli atti violenti sono un’altra cosa e vanno condannati, ma non possiamo mettere a rischio chi manifesta pacificamente."La protesta di oggi ha acceso i riflettori su una questione di ampio respiro, che non coinvolge solo il Piemonte, ma tutta l’Italia. La lotta per mantenere intatto il diritto a manifestare è appena iniziata".

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