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La protesta

«Cpr resti chiuso». Ma tre imprese si sfidano per riaprirlo

Il monito della presidente della 3, Troise: «Un’interlocuzione per cercare soluzioni diverse»

Cpr Torino

Cpr corso Brunelleschi

Arriva dalla Circoscrizione 3 l’appello a tenere chiuso il Cpr di corso Brunelleschi. Se ne è discusso mercoledì sera in Consiglio grazie a una proposta di ordine del giorno presentata dalla presidente del centro civico, Francesca Troise. E approvata a maggioranza dai presenti.

«Pensiamo che proprio l’impianto del Cpr - ha precisato Troise -, vada rivisto e che si debba aprire un’interlocuzione con gli enti locali e le parti sociali e il terzo settore per individuare soluzioni diverse». La stessa presidente ricorda che «il Cpr è stato luogo di eventi drammatici, culminati nel suicidio nel maggio del 2021 di un giovane di 23 anni, Moussa Balde. La vera sfida è sapere accogliere e organizzare l’accoglienza».

Tuttavia al momento tre imprese sono in gara per accaparrarsi quello che è un affare da 8 milioni e mezzo di euro: ossia il Centro di permanenza per il rimpatrio di compreso tra via Mazzarello, corso Brunelleschi e via Monginevro. Lì dove, dal 1° novembre, dovrebbero entrare 70 stranieri irregolari che hanno commesso reati e aspettano di essere espulsi. Sempre che i lavori finiscano in tempo. Le tre imprese sono Azzurra ssrl di Cosenza, Ekene onlus cooperativa sociale di Battaglia Terme (Padova) e Cooperativa sociale Sanitalia service di Torino.

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