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L'INCONTRO

Tajani dagli industriali: «Dossieraggio? Basta con il Grande Fratello»

Innovazione, sostenibilità e sicurezza al centro del dibattito politico e industriale a Torino

Tajani, Gay e Pichetto

Antonio Tajani, Marco Gay e Pichetto Fratin

Il Vicepremier, Antonio Tajani, a Torino per l’assemblea annuale dell’Unione Industriali, la prima sotto la presidenza di Marco Gay, ha parlato delle sfide del Paese: dalle politiche ambientali, al problema della pressione fiscale, all’accesso al credito. Per quanto riguarda il piano delle politiche ambientali, il ministro ritiene che si debba arrivare a un mercato unico dell’energia a livello europeo; sul piano della pressione fiscale, è necessario che la manovra sostenga l’economia reale e i ceti medi, attraverso il taglio del cuneo fiscale, dal momento che la riduzione delle tasse è la regola fondamentale per la crescita. Per quanto riguarda, infine, l’accesso al credito, è necessario riformare la Banca Centrale Europea, perché diventi uno strumento più attuale, che favorisca l’economia reale e accresca la competitività delle imprese.

Sulla questione del dossieraggio poi Tajani ha dichiarato: «È inaccettabile quello che è accaduto e sta accadendo: non dev’esserci nessun Grande Fratello che controlla la vita privata: ci sono già le leggi della Repubblica, le forze dell’ordine, la magistratura. Quando si limita la libertà della persona, c’è anche un attacco alla democrazia. Abbiamo già adottato una serie di iniziative: da stamattina ho dato vita, al mio Ministero, ad un gruppo di lavoro che si occuperà di garantire la sicurezza; anche perché abbiamo Ambasciate e questioni riservate da tutelare. Insieme al lavoro che stiamo facendo sulla sicurezza cibernetica e sull’intelligenza artificiale, abbiamo attivato iniziative per proteggere tutti i dati del Ministero e delle nostre sedi all’estero che operano nel settore diplomatico: sarà garantita la sicurezza dello Stato».

Il presidente dell’Unione Industriali Torino, Marco Gay, dopo aver ringraziato i Ministri e tutti i presenti, ha affermato: «Riteniamo che vada fatto il massimo sforzo possibile per sostenere la forza produttiva del nostro Paese, puntando sull’industria e sulla capacità di innovare, creare impresa ed occupazione; il nostro è un sistema economico che ha urgenza di essere innovato». E ancora: «Torino è una città grandiosa, che affonda le proprie radici nell’industria e nell’impresa. Non c’è settore né filiera in cui non abbiamo dimostrato le nostre capacità, ma la cifra del nostro essere non è nel nostro passato, è in una parola: innovazione». Presente anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che, sul settore dell’automotive ha dichiarato: «Abbiamo chiesto di anticipare la revisione dei regolamenti europei all’inizio del 2025, per dare certezze a chi acquista e a chi produce veicoli. Bisogna prendere decisioni per rendere competitiva l’industria dell’auto, anche nella fase di transizione che ci troviamo ad affrontare. Servono sostegni e risorse comuni ed europee per la domanda e l’offerta di tecnologie che garantiscano sostenibilità e neutralità ambientale».

Il governatore regionale, Alberto Cirio, ha evidenziato l’importanza del settore industriale per il territorio piemontese, nei suoi settori tradizionali e in quelli più innovativi; ha parlato anche di intelligenza artificiale e di quanto il Piemonte sia in prima linea con questo strumento, che «permetterà una terza evoluzione per l’umanità intera».
Sul palco, anche il sindaco Stefano Lo Russo, che ha parlato delle incognite dello scenario attuale e dell’importanza di mettere da parte le differenze, per costruire un progetto comune a tutto Paese. «Occorre un cambio di postura del settore industriale, - ha dichiarato Lo Russo - occorrono linee e posizioni chiare, per non replicare le scelte sbagliate del passato, che hanno condizionato la crescita di questa città».

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