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La crisi del Tridente
05 Novembre 2024 - 16:10
Da tempo lanciato nella sua crociata contro Stellantis, il senatore Carlo Calenda è tornato davanti alla Maserati di Modena, dopo un video denuncia di qualche giorno fa: "Poteva essere la Porsche italiana, invece l'hanno distrutta" era la sintesi del messaggio. E oggi è tornato, chiedendo di incontrare Tavares che si trova nello stabilimento, ma gli è stato risposto di tornare un altro giorno.
Situazioni persino comiche, se non si parlasse del marchio Maserati e del destino di centinaia di lavoratori (che Calenda nomina di sfuggita). Carlos Tavares, CEO di Stellantis, si trova a Modena per un incontro con il nuovo CEO di Maserati, Santo Ficili, il management e le rappresentanze sindacali - a parte la Fiom che ha allestito un presidio con sciopero - e per discutere il nuovo piano per il rilancio del brand. Calenda, senatore di Azione, già in Fca ai tempi di Marchionne e di quando Maserati era sotto l'ala di Ferrari, ha letteralmente bussato, chiedendo di essere ricevuto.
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"Nonostante la sua promessa, fatta in audizione alla Camera, di farmi visitare la Maserati, mi ha fatto dire che è troppo occupato. Pazienza, tornerò. Nel 2004 Maserati aveva vinto il premio Best place to work, oggi è una fabbrica fantasma. Abbiamo capito che Tavares è un cafone e che è un arrogante che pensa che se ne può fregare" ha detto Calenda.
Stellantis, invece, replica che è comunque prassi non consentire visite politiche in periodi di campagna elettorale e "saremmo lieti di ospitare Carlo Calenda, trovando insieme la data migliore per lui e per il management di Maserati da dedicare interamente all'incontro con lui".
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