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La storia

Invalido intrappolato in casa: «Tutta colpa del marciapiede»

In via Gorresio la situazione è insostenibile. E il povero Antonio non riesce a uscire di casa

Invalido intrappolato in casa: «Tutta colpa del marciapiede»

Invalido intrappolato in casa: «Tutta colpa del marciapiede»

Il marciapiede di via Gorresio è in condizioni disastrose con buche e pericolo di caduta, soprattutto per chi, come il 70enne Antonio Condelli, è affetto da una malattia degenerativa del motoneurone e utilizza un deambulatore.

Residente da vent’anni nell’abitazione di via Gorresio, Condelli, costretto all’uso del deambulatore per potersi muovere, non riesce ad uscire neanche davanti a casa. «Vorrei solo poter fare una passeggiata», un desiderio semplice, ma che, per il momento, il signor Antonio non può realizzare. Nonostante le ripetute segnalazioni sulle condizioni dell’asfalto del marciapiede, la situazione non è cambiata.

Di recente, il consigliere comunale Simone Fissolo ha effettuato un sopralluogo, confermando le condizioni della via. «Una città vivibile è a misura di tutti i cittadini», ha commentato Fissolo, sottolineando l'importanza di adeguare le infrastrutture per garantire sicurezza e accessibilità, soprattutto a chi ha difficoltà deambulatorie.

Condelli ha ribadito anche al consigliere la propria richiesta: «Non voglio fare i chilometri, chiedo solo di fare due passi nell'isolato, nella via dove ho scelto di vivere». Una richiesta legittima, di dignità e inclusione, nonostante le limitazioni che la malattia gli impone.

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