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Sicurezza stradale
26 Novembre 2024 - 15:38
Sfrecciano sui marciapiedi spesso tagliando la strada ai pedoni, poi ripiegati salgono sui bus e li si può ancora ritrovare sulla carreggiata al pari di un autoveicolo. E’ il comportamento fuorilegge - complice l’effettiva mancanza di una “legge”, ovvero di un’adeguata normativa nazionale, cui il nuovo codice della strada proverà in parte a sopperire - dei monopattini elettrici. A confermarlo sono le ben 4mila multe emesse su monopattini e velocipedi dalla polizia locale dall’inizio del 2024 fino al 18 novembre. Poco meno di 11 al giorno. Di queste 2460 sono per soste irregolari, le restanti - 1496 - «per comportamenti non conformi del conducente, come la circolazione sui marciapiedi, o l’omesso utilizzo della pista ciclabile», spiegano l’assessore alla Sicurezza Marco Porcedda e l’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta nel corso dell’ultimo Consiglio comunale.
E le multe non considerano neanche le “modifiche tecniche”, ovvero tutte le manomissioni applicabili per aumentare il limite di velocità - cioè “truccare” i mezzi, portandoli fino ai 70 km/h - che oggi sono di fatto “insanzionabili”. «E’ un fenomeno sotto gli occhi di tutti, rispetto a cui non abbiamo gli strumenti per accertare irregolarità», aggiunge il vicecapogruppo FI Domenico Garcea. «Non criminalizziamo l’uso dei monopattini, ma molto spesso girano a velocità semplicemente folli», continua.
In effetti in merito ai mezzi - equiparabili alla bicicletta a pedalata assistita - che possono circolare sulle strade urbane e sulle piste ciclabili di strade extraurbane, non ci sarebbe un modo «per accertare modifiche “tecniche”», ammette Porcedda. «E’ stato messo in programma l’acquisto dell’attrezzatura necessaria a controllare la velocità, ma è il caso di attendere i decreti attuativi del nuovo codice stradale, per capire come impatterà sulla gestione della mobilità leggera», aggiunge.
La linea di condotta dell’Amministrazione, così, sembra essere quella della progressiva regolamentazione, per disciplinare meglio anche le soste irregolari, che restano la causa maggiore di sanzione. «Nei prossimi mesi delineeremo delle aree destinate alla sosta, individuabili attraverso coordinate gps. Si partirà da metà dicembre su alcune zone sperimentali tra le più utilizzate», conclude Foglietta.
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