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CICLISMO

Torino e il Piemonte: il debutto della Vuelta di Spagna del 2025

La Vuelta 2025: Il Piemonte si prepara a celebrare il ciclismo internazionale tra le sue vette maestose e la bellezza storica delle sue città

Torino e il Piemonte: il debutto della Vuelta di Spagna del 2025

Dopo Tour de France e Giro d’Italia anche la Vuelta di Spagna passa, anzi debutta, a Torino. Con quattro tappe tutte piemontesi a partire dal 23 agosto 2025: Torino-Venaria Reale, Alba-Limone Piemonte, San Mauro Canavese - Ceres, infine Susa-Francia. 

Il Piemonte ancora una volta protagonista dello sport. «Sempre di più i grandi eventi sportivi che scelgono Torino e il Piemonte, attirarli è un obiettivo cui, di concerto con la Regione. Stiamo lavorando molto e i numeri confermano che siamo sulla strada giusta», ha affermato il primo cittadino Stefano Lo Russo nel corso della conferenza stampa di questa mattina al palazzo della Regione, per fornire i dettagli de “la Vuelta 2025”. 

«Ai piedi delle montagne e con lo splendido scenario delle Alpi, come quello del Piemonte, sarà un’edizione davvero speciale, che celebrerà il 90° anniversario della corsa», ha affermato Javier Guillen, direttore generale La Vuelta, presente questa mattina per l’occasione.

«Un investimento per noi, non una spesa», ha invece commentato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, annunciando il contributo di 4,5 milioni da parte della Regione (più iva), e la prossima istituzione di una Commissione sportiva dedicata all’analisi delle ricadute economiche degli eventi dello sport. Esempio palese sarebbero i recenti Nitto Apt finals: «un grande evento. Ma questo lo dobbiamo anche alla sua riconferma negli anni, dandoci la possibilità di investire in promozione. Nostro dovere morale riportare i dati e analizzare i ritorni di questi eventi», ha spiegato Cirio. 

Che si tratti di investimenti fruttuosi lo conferma anche Unito, che da una recente ricerca sugli impatti economici legati ai due grandi appuntamenti ciclistici di quest’anno, parla di una ricaduta complessiva di ben 84 milioni e mezzo di euro, a fronte di una spesa iniziale pari a 11 milioni di euro sostenuta dalle istituzioni per l’organizzazione dei due eventi. «Si tratta di un valore “prudenziale”, ma possiamo dire che ogni euro investito ne ha generati circa otto, coinvolgendo 7500 persone. Con una spesa da parte degli spettatori che si è attestata essere intorno ai 115 euro al giorno», hanno spiegato i referenti del dipartimento di Management dell’Università degli studi di Torino.

Oltre ai sicuramente impressionanti dati economici, va considerato altresì il capitale da valorizzazione e migliore visibilità del territorio. «Da considerare anche l'impatto mediatico di lungo termine», sottolinea Unito. 

La conferenza stampa al Palazzo di Regione

«Le carovane dei ciclisti generando un impatto economico di oltre 30 milioni per le attività commerciali e il turismo. Senza dimenticare il grande valore, più difficile da misurare ma altrettanto importante, di promozione della pratica sportiva, specie tra i più giovani, che queste grandi competizioni sportive generano», ha aggiunto invece Lo Russo.

«Siamo la terra di Coppi e il ciclismo è un po’ una metafora della vita: curve, salite e discese, superamento dei propri limiti. Anche i territori devono provare a farlo. Il turismo in particolare diventa un lavoro perché quando cresce il comparto turistico cresce tutto. Ora il Piemonte viene “richiesto”, ha una gran reputazione da difendere», il commento conclusivo dell’assessora regionale allo Sport Marina Chiarelli.

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