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Una storia che inizia nel 1982

La storica editrice Allemandi cambia volto: inizia l'era San Paolo

Presentata a Torino la nuova squadra. Il presidente Michele Coppola «È un punto di riferimento che va tutelato»

Allemandi Sanpaolo

A destra il Presidente Michele Coppola che stringe la mano al fondatore Umberto Allemandi

Nella giornata di oggi, 11 dicembre, nelle Gallerie d’Italia a Torino, è stata ufficialmente presentata la nuova Società Editrice Allemandi. Responsabile del rilancio della storica casa editrice inaugurata nel 1982 da Umberto Allemandi, è stata acquisita lo scorso 5 dicembre da Intesa Sanpaolo, dalla Fondazione 1563 per l'Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

L'acquisizione si inserisce in un'operazione mirata al rafforzamento della casa editrice torinese nel panorama editoriale, mirando a posizionarla quale attore di rilievo nel settore dell'informazione. Questo include la prestigiosa testata «Il Giornale dell’Arte», fondata nel 1983, e le pubblicazioni incentrate su arte, architettura, antiquariato, design, nonché la più ampia divulgazione culturale e critica contemporanea.
L'obiettivo? Creare una delle principali piattaforme per la diffusione di conoscenza e cultura a livello professionale.

Michele Coppola, presidente della casa editrice, afferma: «La scelta di investire in una realtà qualificata come Allemandi significa per prima cosa riconoscere la storia e il ruolo svolto in questi quarant’anni sia come casa editrice, sia come editore libero che ha raccontato l’attualità nell’arte e nella cultura, diventando un punto di riferimento prezioso che va tutelato e accompagnato negli anni a venire. La solida composizione del Consiglio di Amministrazione, voluto dai nuovi investitori, rappresenta il modo migliore per proseguire questa storia di successo confermandone la responsabilità e le ambizioni».

Ha avviato i lavori un commosso UmbertoAllemandi, il fondatore.
In sala i dipendenti, giornalisti e collaboratori, che Allemandi ha ringraziato per lo straordinario percorso insieme, durato oltre 40 anni. Per Allemandi «non potevamo trovare nessun partner migliore di quelli che sono qui riuniti per assicurare nel secondo tempo della nostra storia uno straordinario sviluppo nelle attività di servizio culturale e artistico, e soprattutto la piena centralità dell’Italia nell’informazione universale su attività opere e operatori nel settore arte, un ruolo mondiale che finalmente diviene possibile dopo quanto per quarant’anni giorno dopo giorno abbiamo preparato».
Allemandi oggi ha 12 dipendenti, 9 al giornale e 3 ai libri, a cui si aggiungono 300 collaboratori che scrivono sul Giornale.

L’Assemblea dei soci ha inoltre confermato Luigi Cerutti come Amministratore Delegato della società. Cerutti aveva fatto il suo ingresso in Allemandi nel 2020 in qualità di Direttore Generale e aveva assunto la carica di CEO nel 2021. Il nuovo Consiglio di Amministrazione, già al lavoro per finalizzare l’ambizioso piano industriale volto al posizionamento europeo della casa editrice, è composto da: Michele Coppola(Presidente), Enrica David, Fabrizio Paschina, Laura Fornara, Giulia Scagliarini, Enea Cesana e Luigi Cerutti. 

Il numero di gennaio 2025 del "Il Giornale dell’Arte" sarà l'ultimo diretto da Umberto Allemandi. Il Consiglio di Amministrazione prevede di nominare il nuovo direttore del giornale entro i primi giorni del gennaio 2025.

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