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Economia & Finanza
11 Dicembre 2024 - 19:20
L'oroscopo dice: il 2024, con la sua congiuntura di transizione, sta finalmente passando e il 2025 porterà un aumento del Pil per tutti i segni, pardon i player dell'economia italiana. La crescita del Pil è attesa attorno all'1%. Non Giove e Plutone - al limite il Toro -, ma inflazione in calo e taglio dei tassi di interesse saranno gli elementi decisivi. Questo l'oroscopo, ci perdonino la metafora di stagione, del Research Department di Intesa Sanpaolo, che ha elaborato gli elementi dell'economia piemontese, in particolare quelli dell'export, che si presenta ancora dinamico.
L'export, al netto della sofferenza del settore automotive - la maggior parte della produzione Stellantis a Mirafiori, infatti, era destinata ai mercati esteri, soprattutto la Germania fino a che sono terminati gli incentivi - ha registrato in questi anni una crescita significativa, passando da 46,9 miliardi di euro nel 2019 a 64,1 miliardi di euro nel 2023, con un incremento di 17,2 miliardi di euro. Gli Stati Uniti si confermano un mercato strategico, con esportazioni in aumento da 4,3 a 5,5 miliardi di euro nello stesso periodo, trainate da settori chiave come meccanica, automotive, alimentari, elettronica e chimica.
Nel 2024, evidenzia invece Unioncamere, l'export piemontese, proprio a causa dell'automotive e del calo della locomotiva tedesca, c'è stato un rallentamento stimato attorno al 3,5%, ossia di circa 1,7 miliardi di euro, che non ha però impedito al Piemonte di confermare un risultato pari al 9,9% dell'intero export nazionale. In contrazione anche le importazioni, in maniera più netta. Alla fine, la bilancia è in positivo per circa 11,6 miliardi di euro
Per fare il punto su queste stime, e sugli obiettivi del 2025, al Grattacielo di corso Inghilterra è andato in scena un incontro fra Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, e una delegazione di imprenditori piemontesi, guidati da Marco Gay, presidente dell'Unione Industriali.
Il focus, per affrontare il 2025, è stato sulle opportunità offerte da innovazione digitale, transizione energetica e sostenibilità per le imprese del territorio, riconosciuto tra i più dinamici e resilienti del panorama nazionale. In particolare, le filiere possono rappresentare un sistema virtuoso per promuovere l’innovazione anche tra le imprese di piccole e piccolissime dimensioni, tra cui emergono le start-up come realtà che favoriscono processi trasformativi anche per le aziende mature.
"Il Piemonte è dinamico, attento all’innovazione e si distingue per la significativa propensione all’export. L’obiettivo è accompagnare le imprese a cogliere le opportunità offerte dalle grandi trasformazioni in atto, dalla Transizione 5.0 a quella energetica e digitale fino alle ricadute del PNRR - ha dichiarato Stefano Barrese -. Nell’ambito del nostro programma Il tuo futuro è la nostra impresa, abbiamo messo a disposizione delle imprese piemontesi 10 miliardi di euro su 120, favorendo lo sviluppo di un ecosistema integrato tra filiere, start-up, centri nazionali di ricerca e università. Siamo da sempre la banca di riferimento per la crescita economica e sociale di questo territorio”.
Nel 2024, il Gruppo ha erogato oltre 2,2 miliardi di euro a imprese e famiglie. I progetti ESG, dal lancio delle linee di finanziamento S-Loan e Circular Economy, hanno beneficiato di 660 milioni di euro, premiando le aziende impegnate in obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale. Nella regione sono stati attivati 86 programmi di filiera che coinvolgono oltre 4.400 aziende locali, con un giro d’affari di 10 miliardi di euro.
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