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11 Gennaio 2025 - 08:15
L'auto di Striscia la notizia in mezzo alla folla a Torino
Nessun ostacolo nel cuore della città. Dopo Milano, anche Torino sembra non passare l’esame della sicurezza. A testimoniarlo è Valerio Staffelli, inviato di Striscia, che con la sua auto riesce a passare in piazza Castello, in via Garibaldi, in piazza San Carlo e in via Roma. Ostacoli? Praticamente nessuno, ad eccezione di alcune fioriere facilmente superabili. E così Staffelli piomba letteralmente in una via Garibaldi affollata da migliaia di torinesi che stanno facendo shopping. E lo stesso fa in piazza Castello e in piazza San Carlo. «Un folle avrebbe potuto fare qualsiasi cosa», sottolinea l’inviato del tg satirico. Il riferimento è ai fatti di Magdeburgo, in Germania, con l’attentato ai mercatini natalizi che aveva provocato cinque vittime, tra cui un bambino di appena nove anni. «Siamo passati con l'auto in mezzo a due fioriere e siamo entrati nella zona pedonale di via Roma e di via Garibaldi, completamente circondata da gente, ma di barriere e di controlli nemmeno l'ombra. Alcune zone delle grandi città forse dovrebbero essere controllate un pochino meglio», afferma ancora Staffelli.
Insomma Torino come Milano, dove l’inviato era riuscito ad entrare tranquillamente in piazza Duomo. Davvero nella nostra città ci sarebbero delle “falle” che permetterebbero, ipoteticamente, a qualche malintenzionato di progettare e mettere in pratica un attentato proprio come quello in Germania? Va detto che il Comune, sul fronte della sicurezza, da tempo dialoga con prefettura e forze dell’ordine per tapparle, queste falle. Misure ne sono state prese, ad esempio, per Natale e Capodanno, proprio per evitare una Magdeburgo-bis. E lo stesso Comune (ma la giunta era grillina) aveva piazzato fioriere e barriere in via Garibaldi e piazza Castello nel 2016 dopo un altro attentato simile a quello tedesco, a Nizza. «Chiudere completamente un’area pedonale è impossibile», dichiara l’assessore alla Sicurezza, Marco Porcedda. Poi aggiunge: «Ci sono delle esigenze, in via Garibaldi risiedono delle persone, che hanno diritto ad entrare in quella zona con l’auto per raggiungere le loro case. Ma penso anche alle necessità dei negozianti, ad esempio per le operazioni di carico/scarico. E poi ancora ai mezzi di soccorso». Il concetto è: un’area pedonale, pedonale del tutto non potrà mai esserlo. «Stiamo lavorando di concerto con le altre istituzioni - conclude l’assessore - per ridurre al minimo ogni tipo di rischio».
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