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Caos treni

Trenitalia annuncia rimborsi, ma la shitstorm è servita: "Ministro, lascia stare lo Stretto di Messina, risolvi questi disagi"

Ritardi, cancellazioni e un sistema in crisi

Federico Raia e Matteo Salvini

Federico Raia e Matteo Salvini

Oggi è stata una giornata infernale per migliaia di viaggiatori, con il caos ferroviario che ha messo in ginocchio città come Torino e Bologna. Tutto è iniziato a causa di un guasto tecnico alla linea elettrica nel nodo ferroviario di Milano, che ha mandato in tilt la circolazione su tratte fondamentali come Milano-Genova, Milano-Venezia e Milano-Bologna. Trenitalia ha confermato che le verifiche sulla rete sono ancora in corso, con ritardi che in alcuni casi hanno superato le tre ore, oltre a ripercussioni su scala nazionale.

Federico Raia, coordinatore della Circoscrizione 2 di Torino, ha raccontato il suo calvario in una storia su Instagram: "Oggi dovevo essere a Venezia per il forum degli amministratori delle Circoscrizioni 2 dei Giovani Democratici d'Italia. Arrivo a Milano e, dopo due ore e mezza di attesa, il mio treno è stato cancellato, insieme a gran parte degli altri collegamenti. Ministro Salvini, forse invece di preoccuparsi del Ponte sullo Stretto, non è il caso di concentrarsi su questi disagi? Mentre lei gioca con le priorità del Paese, migliaia di cittadini restano a piedi".

Trenitalia ha cercato di limitare il danno annunciando il rimborso integrale per chi ha deciso di rinunciare al viaggio e potenziando l’assistenza nelle stazioni, distribuendo kit di conforto. Tuttavia, le spiegazioni sulle cause del guasto restano vaghe e il malcontento generale non si placa.

Anche il Codacons è intervenuto, chiedendo non solo i rimborsi già previsti dalla normativa, ma anche risarcimenti proporzionati al disagio. "È fondamentale che i diritti dei consumatori siano rispettati in pieno e che venga riconosciuto il danno subito dai passeggeri", ha dichiarato l’associazione.

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