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L'inaugurazione

Torino: un macchinario di precisione per il trattamento delle fratture al femore al Maria Vittoria

Un intensificatore di brillanza nell'innovativo reparto di Ortopedia e Traumatologia

Torino: un macchinario di precisione per il trattamento delle fratture al femore al Maria Vittoria

L'intensificatore di brillanza inaugurato all'ospedale Maria Vittoria di Torino

Un nuovo intensificatore di brillanza per la Struttura Complessa di Ortopedia e Traumatologia del Maria Vittoria, donato dalla Fondazione Specchio dei tempi. 

«Si tratta di un'apparecchiatura che permette una precisione elevata dal punto di vista interventistico - afferma il direttore sanitario Michele Morandi - consentendo, in particolare, un miglioramento nel trattamento delle fratture al femore». Un"rinforzo" importante nel reparto visto che il Maria Vittoria è al secondo posto in Regione Piemonte per questa tipologia di intervento (circa 400 annui). 

«Rispecchia altresì l'impegno intrapreso dall'Asl Città di Torino in questi anni nel mantenere il Presidio costantemente all'avanguardia tecnologica, in attesa della realizzazione del nuovo ospedale. Con la dotazione di questa strumentazione non potrà che migliorare ciò che già per noi rappresenta un'eccellenza, ovvero la cura e l'attenzione alla fragilità anche in campo ortopedico». 

«Questo - sottolinea il Direttore della Struttura Complessa, Gianluca Collo - è l'ospedale con il maggior numero di passaggi al Pronto Soccorso di tutta la città metropolitana: tra questi non pochi sono pazienti anziani che giungono per un evento traumatico. Questo apparecchio ci aiuterà a migliorare ulteriormente la gestione dei tanti pazienti anziani affetti da patologie traumatiche che a noi si affidano». 

L'inaugurazione del macchinario. Dalla sinistra: don Renè, Andrea Tronzano, Michele Morandi, Andrea Gavosto, Gianluca Collo, Maurizio Marrone 

IL REPARTO 

Dopo l'inaugurazione del nuovo macchinario, il dottor Collo ha presentato il reparto: situato al terzo piano della struttura, ha una filosofia dietro del tutto innovativa che vuole annullare quella "pesantezza" da ospedale, attraverso i diversi sensi.

La musica è la grande protagonista. Come si varca la porta del reparto si viene travolti dalle note trasmesse dagli altoparlanti, che rallegrano i pazienti e gli operatori: «Una selezione musicale - racconta Collo - accuratamente scelta dalla nostra coordinatrice, grande appassionata». E poi ogni camera, per renderla più familiare, è stata dedicata ad un grande musicista: da Bob Dylan a Lucio Dalla, sulle pareti i testi dei capolavori della musica internazionale accompagnano le illustrazioni della città di Torino. 

Vicino alle macchinette delle bevande, una piccola biblioteca, per favorire lo scambi culturale, e un diffusore profumato «per togliere quell'odore di malattia e far sentire i pazienti in un luogo di guarigione», conclude Collo. 

Nel corridoio sono esposte le opere create in collaborazione con gli studenti del Liceo Artistico Passoni. Inoltre, il reparto è un reparto aperto: cioè resta a disposizione, per conciliare le visite dei familiari, dalle 8 alle 20 senza limitazioni. 

Una strategia vincente, come ci racconta la figlia di una delle pazienti: Mia mamma ha 100 anni. E grazie a quest'atmosfera e al personale così competente, anche solo vederla riuscire a stare seduta è frutto di un grande lavoro. Anche per noi familiari è piacevole stare qui, proprio perché non si ha la sensazione di essere in un ospedale».

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