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lavori in lungo dora firenze

Torino, partiti i cantieri per il recupero dell'ex ospedale Maria Adelaide

Parte della struttura sarà abbattuta, entro il 2026 una nuova residenza universitaria

Torino, partiti i cantieri per il recupero dell'ex ospedale Maria Adelaide

Torino, partiti i cantieri per il recupero dell'ex ospedale Maria Adelaide

Sono iniziati i cantieri per il recupero dell’ex ospedale Maria Adelaide di lungo Dora Firenze, destinato a diventare una nuova moderna residenza universitaria.

Gli operai della ditta “Perino” sono al lavoro per la demolizione di parte della struttura, in particolare quella che si affaccia su via Catania, come prevede il progetto da 35 milioni di euro per il recupero dell’edificio. Sarà invece preservata la facciata storica: l’edificio risale al 1887, progettato dagli ingegneri Alfredo Albert e Angelo Tonso (lo stesso che realizzò anche il Regina Margherita), fu intitolato alla regina Maria Adelaide nel 1895 e chiuso nel 2016. Da allora è rimasto in stato di abbandono, preda di vandali e rifugio di senzatetto.

Adesso si cambia, per la gioia anche di chi vive in zona e si era stufato di avere un rudere affacciato sulla Dora. L’edificio diventerà una residenza con 369 posti letto per studenti universitari: una scelta “strategica” vista la vicinanza con il Campus Einaudi, Palazzo Nuovo e altre facoltà universitarie. Una residenza moderna come costruzione e come concezione, che oltre ai posti letto, distribuiti in appartamenti singoli o doppi, offrirà anche angoli cucina, rendendo ogni stanza un vero e proprio alloggio, per garantire una vita universitaria autonoma e confortevole.

La caratteristica distintiva, però, risiede nella particolare attenzione agli studenti con disabilità: 18 appartamenti ad altissima accessibilità sono stati progettati per accogliere chi necessita di assistenza quotidiana. Questi alloggi includeranno un assistente personale, un servizio che fa della Residenza Maria Adelaide il primo esempio di questo tipo in Italia. Ma l’impegno verso l’inclusività non si ferma qui: oltre metà dei posti letto avrà tariffe convenzionate per rendere l’alloggio accessibile a un numero maggiore di studenti. Parte della struttura ospiterà poi servizi sanitari pubblici, mantenendo l’originaria vocazione dell’ospedale, che sarà gestita dall’Asl, come è stato sottolineato dal sindaco Stefano Lo Russo all’epoca della presentazione di un progetto che, da programma, dovrebbe essere completato nel 2026.

Novità in vista anche per l’area esterna, che sarà riqualificata con marciapiedi e un parcheggio. Ci saranno anche palestre, aule studio, spazi ricreativi e un ristorante.

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