Sul mercato di corso Chieti pende un maxi-debito: «Rischiamo di stare senza luce e acqua»

Svegliarsi e non poter aprire bottega perché qualcuno gli ha staccato luce ed acqua. È il maggior timore dei commercianti del mercato di corso Chieti, Vanchiglietta, attivo 6 giorni su 7. «Abbiamo paura che una mattina ci svegliamo e non funzionano più né acqua né luce», racconta Ambrogina Pelosi, che tutti conoscono come “Gina”, titolare di una storica macelleria. A gettare nello sconforto il fallimento del Cism, il consorzio che gestisce come intermediario i servizi luce e acqua di circa l’80% delle aree mercatali cittadine. La portata della liquidazione giudiziale, così come il numero di creditori: «si sapranno solo a maggio», spiega Giuseppa Ponziano, dalla divisione comunale Commercio, nell’ultima riunione della Terza commissione alla Circoscrizione 7 (anche se si parlava di circa 900mila euro e Smat tra i creditori).

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Ma lo stop nell’erogazione del servizio sembra essere scongiurato: «La liquidazione non può subentrare nei contratti di fornitura elettrica e di acqua, perché non ha esercizio provvisorio. L’erogatore (Europam) ha risolto il contratto di fornitura ma è attivo il servizio “di ultima istanza” che potrebbe essere garantito da Iren», chiarisce Ponziano.

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Un minimo di sollievo, quindi, per il mercato rionale già in crisi: «non viene più nessuno e il mercato è vuoto, anche se io ce la metto tutta», l’appello conclusivo di Pelosi.