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Barriera di Milano

La riconquista di Barriera di Milano parte da un distributore

Piazza Bottesini riqualificata anche grazie ai commercianti. La Circoscrizione 6: "A Lo Russo chiediamo tre cose: vigili di quartiere, daspo e censimento degli immobili"

La riconquista di Barriera di Milano parte da un distributore

Aveva abituato a scene di degrado e desolazione. Accampamenti improvvisati in cui vigeva l’anarchia: fiamme, sporcizia, e violenza. Persino bombe molotov sotto i bagni pubblici - oggi chiusi - e anziani aggrediti coi loro deambulatori e poi ritrovati in un bagno di sangue. Un territorio piccolo, a due passi dalla scuola materna Principessa di Piemonte, che era meglio scansare, per non rischiare di avere problemi.   

Alcune foto dei bivacchi

Ma in piazza Bottesini, Barriera di Milano, qualcosa si muove, e i cittadini vogliono ripartire. Il segnale arriva da un’iniziativa commerciale: il nuovo distributore di benzina Bragas, che ha occupato parte della piazza con nuove piantumazioni e una nuova e curata aiuola. Per una volta una grande - Ip - sostituita da una piccola distribuzione. «L’affluenza c’è. D’altronde abbiamo puntato su un prezzo competitivo - dice Giuseppe Aliberti, uno dei due benzinai presenti ieri mattina per l’inaugurazione ufficiale -. I clienti ci ringraziano di essere qui e di avere pulito la zona». «Raccolte più di duecento siringhe - aggiunge il collega Michele Spinelli -. Ci abbiamo creduto tanto, perché volevamo riqualificare la piazza col nostro marchio». 

«L’idea è quella di dare vita a un’associazione commercianti, che ci consentirebbe di finanziare e "invadere" positivamente l'area. Riappropriarsi degli spazi, è questa la vera rivoluzione», racconta il presidente della 6 Valerio Lomanto, presente insieme al coordinatore al Commercio della 6 Rocco Zito e alla consigliera circoscrizionale Vera Marino (FdI). «La gente così è più sollevata», conferma Marino. 

Il luogo a seguito della riqualificazione 

«È un territorio combattuto - aggiunge Zito -, non vogliamo diventi largo Giulio Cesare, che con la chiusura di tante attività commerciali ha perso la sua attrattività. Per questo puntiamo sul fronte comune dei commercianti».  

Ma per il rilancio serve sicurezza: «Il vigile di quartiere, perché la divisa serve, come deterrente. Un controllo serio degli stabili, che siano censiti quelli occupati. E il daspo, che chiediamo da tempo», queste le richieste avanzate da Lomanto nei confronti del primo cittadino. «Serviva proprio il morto?», conclude.

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