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il caso

Barriera di Milano finisce... in Parlamento. E ora anche il mercato ha paura

Alla Camera l'affondo di Montaruli contro il sindaco Lo Russo: «Si comporta come un militante dei centri sociali»

Tre accoltellati in tre giorni a Barriera di Milano (nella foto, l'omicidio di via Monte Rosa)

Tre accoltellati in tre giorni a Barriera di Milano (nella foto, l'omicidio di via Monte Rosa)

I guai di Barriera, con l’omicidio di Mamoud Diane e altri due accoltellamenti, finiscono in Parlamento. E ora dopo la politica locale, residenti e comitati, a lanciare l’allarme è il mercato di piazza Foroni, che chiede più sicurezza «perché qui - così gli ambulanti - non riusciamo più a lavorare».

L’affondo di Montaruli
«Il sindaco si sta qualificando come l'ultimo militante dei centri sociali, perché si sta comportando come loro». L’affondo nei confronti di Stefano Lo Russo, dopo i fatti di Barriera, arriva dalla deputata FdI Augusta Montaruli. Alla Camera, il sottosegretario agli Interni, Emanuele Prisco, ha risposto a un’interrogazione di Montaruli sull’applicazione del Daspo urbano a Torino. «Il Comune non l’ha inserito nel regolamento di polizia urbana», ha detto Prisco. Che poi ha aggiunto: «Il governo fa la sua parte per la sicurezza a Torino ma è necessario il concorso delle istituzioni locali nel presidio del territorio con politiche di riqualificazione urbana per migliorare i quartieri».

«Lavorare con un sindaco che dice solo “no” è difficile. Daspo, militari, zone rosse. Il sindaco - la replica di Montaruli - dice “no” a tutto. Gli unici “sì” sono all’immigrazione incontrollata, perché il sindaco ha detto “no” anche al Cpr che, grazie al governo, si è riaperto proprio a Torino. Lo Russo si qualifica come l'ultimo militante dei centri sociali perché si sta comportando allo stesso modo. E, infatti ha detto “sì” alla sanatoria di Askatasuna, il centro sociale più pericoloso d’Italia».

Il mercato ha paura
Un appello alle istituzioni affinché intervengano. A lanciarlo, gli ambulanti di piazza Foroni. «Sono anni che denunciamo la situazione, ora operatori del mercato e cittadini hanno paura, serve un intervento immediato», afferma Vincenzo Torraco, rappresentante del mercato. Intanto il Goia-Fenapi ha scritto a Comune, Regione e prefetto chiedendo «un intervento energico, urgente e duraturo per ristabilire la sicurezza e la tranquillità dei cittadini e dei commercianti». Si chiede la ripresa del tavolo tra associazioni, Circoscrizione 6, Comune, Prefettura, Regione e forze dell’ordine. «Attendiamo il tavolo da un anno e mezzo», ha sottolineato Giancarlo Nardozzi, presidente del Goia-Fenapi. Tra le proposte: chat WhatsApp per segnalazioni, rivedere il regolamento di polizia urbana, patto con le scuole contro le baby-gang, sgravi per chi lavora o apre attività a Barriera.

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