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Le dichiarazioni

Fauna fuori controllo in Piemonte, l'assessore Bongianni: «Legge vecchia di 30 anni, va superata»

Tra il 2024 e 2025, in Piemonte sono stati danneggiati 29.163 ettari di territorio, il 70% a causa dei cinghiali

Fauna fuori controllo in Piemonte, l'assessore Bongianni: «Legge vecchia di 30 anni, va superata»

L' assessore Paolo Bongioanni

«La fauna selvatica fuori controllo è un’emergenza reale anche in Piemonte, sotto il profilo ambientale, sanitario, dei danni che infligge alle produzioni agricole e per il rischio di incidenti stradali. Per questo appoggio con convinzione l’iniziativa del Ministro Lollobrigida di mettere mano e riformare la Legge nazionale 157/92, che sarà oggetto di un Disegno di Legge annunciato nei giorni scorsi dal Governo». Queste le parole le di Paolo Bongioanni, assessore regionale al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte, che si schiera a favore della proposta del Masaf di riforma della legge sulla caccia e gestione della fauna selvatica.

Ripristinare un equilibrio sostenibile tra uomo e natura, affrontando l’emergenza crescente rappresentata dalla diffusione incontrollata della fauna selvatica. È questo l’obiettivo dichiarato del disegno di legge presentato, che punta a garantire la protezione della fauna, ma al tempo stesso, la sicurezza e l’operatività delle attività, sempre più compromesse.

La proposta nasce dall’esigenza di aggiornare un impianto normativo giudicato ormai obsoleto, risalente a oltre trent’anni fa. Lo ribadisce con fermezza l’assessore Bongioanni, che sottolinea come le mutate condizioni del territorio impongano una revisione profonda:&nbso;;«Da quando la legge fu approvata ormai più di trent’anni fa – spiega l’assessore – la situazione è cambiata radicalmente. Una normativa oggi profondamente superata non ci permette di attuare una gestione efficace della fauna selvatica che tenga conto di fattori come i cambiamenti climatici, l’abbandono di aree rurali, l’avvento di una pandemia come la Peste Suina Africana e ne adatti le politiche alla realtà concreta dei territori, dove la fauna selvatica sta diventando una vera emergenza ambientale, agricola e sanitaria».

I numeri parlano chiaro. Solo tra il 2024 e i primi mesi del 2025, in Piemonte sono stati danneggiati 29.163 ettari di territorio, con 4.379 richieste di risarcimento. Il 70% dei danni è attribuibile alla presenza dei cinghiali, il 12% ad altri ungulati. Il conto finale supera i 4,1 milioni di euro, segnalando un problema ormai strutturale per il comparto agricolo e per la sicurezza delle comunità locali.

L’assessore Bongioanni ha concluso esprimendo il proprio appoggio al governo per l’iniziativa legislativa: «Il mio sostegno e plauso al ministro Lollobrigida, per aver deciso di affrontare in modo strutturale una questione complessa e non più rinviabile, anche a rischio di esporsi a critiche spesso frutto di un approccio ideologico e preconcetto, sradicato dalla realtà e da una percezione concreta del bene comune. Il Piemonte è pronto a offrire il proprio contributo per scrivere una legge al passo con i tempi e con la realtà».

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