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Ciclismo urbano

Torino e i suoi 295 Km di piste ciclabili: successi e problemi da risolvere

Record di 21,8 milioni di passaggi sulle ciclabili torinesi dal 2019. Uso raddoppiato in inverno ma servono miglioramenti per sicurezza e continuità

In bici dallo Stadium al centro: si completa la pista ciclabile

La mobilità urbana sostenibile sta trasformando il volto di Torino. I dati ufficiali, infatti, parlano chiaro: dal maggio 2019 a oggi, le piste ciclabili del capoluogo piemontese hanno registrato oltre 21,8 milioni di passaggi, un numero che testimonia la crescente popolarità della bicicletta come mezzo di trasporto.

Numeri da record: a Torino si pedala sempre di più

Il traguardo dei 20 milioni di passaggi, raggiunto ad aprile 2024, è già stato superato, confermando un trend in costante ascesa. Un dato significativo riguarda poi l'utilizzo della bicicletta durante i mesi invernali: il ciclismo nella stagione fredda, infatti, è addirittura raddoppiato rispetto al periodo pre-pandemia. Aumentati anche i passaggi nelle ciclabili di corso Castelfidardo, via Bertola e via Nizza (+83%) in cinque anni, confermando che gli spostamenti in bici continuino a crescere nonostante lil meteo avverso.

Questi dati provengono dai contatori automatici comunali, consultabili online sul portale "monitoraggio piste ciclabili" e riguardano solo parte della rete ciclabile torinese, che in totale conta 295 chilometri di piste. Un'infrastruttura che presto si amplierà di altri 15 chilometri e che colloca Torino tra le città italiane leader nella mobilità sostenibile.

Infrastrutture in crescita ma qualità da migliorare

Nonostante l'estensione della rete, la qualità delle infrastrutture presenta però notevoli margini di miglioramento. Molte delle piste ciclabili sono in realtà strade promiscue, come i controviali di corso Vittorio Emanuele, corso Francia e corso Peschiera, dove le corsie dedicate ai ciclisti sono spesso poco più che linee sbiadite sull'asfalto.

La Consulta della mobilità ciclistica ha evidenziato diverse criticità che richiedono interventi urgenti. In primo luogo, bisogna lavorare sulle interruzioni improvvise delle piste che creano situazioni di pericolo per i ciclisti costretti a immettersi nel traffico veicolare. Anche gli incroci tra piste ciclabili e traffico automobilistico necessitano di soluzioni strutturali più efficaci delle semplici strisce pedonali. Infine, bisogna risolvere il problema della sosta selvaggia, impedendo alle macchine di invadere le corsie ciclabili impedendo il passaggio.

Per rassicurare i ciclisti torinesi, l'assessora Chiara Foglietta ha ribadito l'impegno della Città verso una mobilità integrata con trasporto pubblico, zone 30 e maggiore vivibilità urbana. L'obiettivo: rendere Torino più accessibile, sicura e sostenibile.

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