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29 Maggio 2025 - 18:05
La nuova pista ciclabile si mangia parcheggi e strada: centinaia di firme per bloccare il cantiere
Quasi 500 firme in pochi giorni contro la nuova pista ciclabile di corso Umbria, a Torino.
Le ha raccolte Carlo Emanuele Morando, capogruppo della Lega in Circoscrizione 4, mentre ancora non sono neanche finiti i lavori di realizzazione del percorso protetto che ha eliminato un gran numero di posti auto lungo il corso, nel tratto tra il ponte sulla Dora e la rotonda di via Treviso.
Le firme raccolte, 466 per la precisione, non sono poche considerando che si tratta di un tratto del corso in cui non ci sono negozi e le case sono ben poche. Ci sono però il museo A come Ambiente e il complesso sportivo dello Sporting Dora, e i problemi causati dalla scomparsa dei parcheggi non sono pochi. Altri disagi sono segnalati per i mezzi in entrata e uscita dallo Sporting Dora stesso, a causa della scarsa visibilità che rischia di causare incidenti. Inoltre preoccupa il restringimento della strada stessa, proprio di fronte all'ingresso principale del Parco Dora, sede di importanti eventi estivi come il Kappa Futur Festival: il rischio di lunghe code e di parcheggio selvaggio non è da sottovalutare. Il tutto per realizzare una pista ciclabile che sorge di fianco a un largo marciapiede che in realtà, proprio a causa dell'assenza di case e negozi, non è utilizzato praticamente da nessuno. L'impressione dei residenti è quindi quella che forse sarebbe bastato fare un percorso misto sul marciapiede già esistente per collegare le piste già esistenti in corso Svizzera e nel tratto successivo di corso Umbria, senza dover eliminare dei posti auto e stringere la strada.
«Insieme alla prima firmataria Elena Varetti - spiega Morando - abbiamo consegnato in Circoscrizione le 466 sottoscrizioni, un risultato straordinario che ci dà ragione sulla questione che abbiamo posto. La pista ciclabile di corso Umbria porta più svantaggi che benefici, non ha un utilizzo tale da giustificare l'intervento, non è stata sufficientemente comunicata al territorio e le ricadute su traffico e parcheggi sono terribili».
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