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Un accampamento di senzatetto in piena San Salvario. L'appello del quartiere: «Salvateci dal degrado»

L'aiuola Ginzburg trasformato in un rifugio per senzatetto, tra rifiuti, spacciatori e violenze

Un accampamento di senzatetto in piena San Salvario. L'appello del quartiere: «Salvateci dal degrado»

Spaccio, rifiuti, violenze e riparo per senzatetto. No, non stiamo parlando dell'ex Gondrand o di qualche altro edificio abbandonato nell'estrema periferia torinese ma dell'aiuola Ginzburg, all'angolo tra via Morgari e via Belfiore, in piena San Salvario.

Proprio di fronte alla chiesa del Sacro Cuore di Maria, davanti ai bagni municipali ma anche sotto finestre e balconi di decine di famiglie che da tempo lottano contro il degrado che si è impadronito di quei pochi metri quadri, in teoria destinati alla socializzazione dei residenti con le panchine all'ombra di alti alberi, e invece diventati terra di nessuno, un angolo di Torino da evitare e guardare con paura.

A inviarci le foto è stato proprio uno di loro, Davide, che da oltre dieci anni vive nel quartiere e che in questo arco di tempo è stato testimone impotente dello sprofondare nel degrado di quella che è nota anche come piazza Donatello. «Da tempo quest’area è diventata luogo fisso di spaccio di sostanze stupefacenti e punto di stazionamento stabile per persone senza fissa dimora - racconta Davide - che spesso danno luogo a schiamazzi notturni, litigi violenti e situazioni riconducibili all’abuso di alcol e droghe, con conseguenze dirette sulla sicurezza, sulla salute pubblica e sulla vivibilità del quartiere». Le foto lasciano poco spazio all'immaginazione, con senzatetto accampati ovunque e circondati da coperte, carrelli della spesa, cartoni, materassi e oggetti abbandonati che trasformano l'aiuola in una sorta di discarica a cielo aperto.

«La situazione - lamenta Davide - compromette l’utilizzo dell’area da parte dei cittadini e delle famiglie con bambini, che quotidianamente frequentano la Chiesa del Sacro Cuore di Maria, la Casa del Quartiere, nonché i locali e ristoranti della zona, in un contesto residenziale altrimenti molto attivo. Nonostante numerose segnalazioni pregresse, raccolte firme e alcuni interventi delle Forze dell’Ordine, la condizione permane invariata da almeno 5 anni. È molto pericoloso altamente deludente che non sia ancora stata adottata una soluzione strutturale e definitiva, a fronte anche del grande lavoro svolto da un comitato di quartiere attivo, che ha cercato di restituire dignità alla piazza organizzando eventi e iniziative civiche».

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