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La strage

Brandizzo, due anni dopo: “basta subappalti, giustizia subito”

Brandizzo, dal dolore delle famiglie alla richiesta di giustizia: 24 indagati, subappalti sotto accusa e una settimana di iniziative per la sicurezza sul lavoro.

Brandizzo, due anni dopo: “basta subappalti, giustizia subito”

“I subappalti sono una piaga. Andrebbero eliminati. Una mamma dovrebbe dare alla luce dei figli, non seppellirli”, è lo sfogo della signora Lidia Orastella, 72 anni, madre di Giuseppe Aversa, uno dei cinque uomini che il 30 agosto di due anni fa furono travolti da un treno in corsa, mentre si occupavano di alcuni lavori sulle infrastrutture del trasporto per conto di Reti Ferroviarie Italiane.

Insieme ad Aversa persero la vita anche Saverio Giuseppe Lombardo, Giuseppe Sorvillo, Michael Zanera e Kevin Laganà, il più giovane, 22 anni appena.

In occasione della conferenza stampa che apre la seconda edizione della “Settimana del lavoro sicuro”, promossa da Sicurezza e Lavoro a seguito dei fatti del 30 agosto 2023, proprio la madre di Aversa chiede alle istituzioni una cosa: “Un processo a breve, non tra 10 anni, quando sarò da mio figlio” e “vedere puniti quelli che hanno sbagliato”.

Gli indagati per disastro colposo - dopo la chiusura, a fine luglio, delle indagini preliminari che hanno fatto cadere l’accusa iniziale di omicidio volontario con dolo - sono ben 24. Tra cui tre società: Rfi, committente, Cfl, l’appaltatore, Sigifer, il subappaltatore per cui lavoravano le vittime. “Qualcuno deve sapere. Che valore diamo altrimenti alla vita umana?”, continua la signora Lidia.

Né scuse alle vittime né una comunicazione semplice tra sindacati edili ed Rfi. “Sull’ultimo subappalto irregolare che avevamo segnalato loro non ci hanno mai risposto. Solo quando abbiamo minacciato di passare per vie legali sono interventi. Ma senza mai rispondere”, spiega Claudio Papa Feneal UIl. E lo stesso era accaduto con Sigifev: “Non aveva i requisiti”, continua Papa. Il “sistema” va cambiato anche per Fillea Cigl. “Nonostante la strage non è cambiato nulla”, dicono. "Non ci sono controlli - secondo Filca Cisl - la patente a credito può aiutare ma i rischi continuano ad essere tanti".

L’atteggiamento della committente Rfi sarebbe stato di “chiusura a riccio”.

Sono previste commemorazioni, incontri pubblici, una messa, la presentazione del futuro Giardino del Ricordo e di un murale, concerti, attività didattiche nelle scuole, borse di studio e concorsi creativi per promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro. L’iniziativa si concluderà con un convegno il 5 settembre a Brandizzo.

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