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Il caso
13 Settembre 2025 - 09:45
Un compleanno finito in ospedale. E ora, a oltre due anni di distanza, anche in tribunale. Tre buttafuori di una discoteca di Alassio, in Liguria, sono stati condannati per l’aggressione a un imprenditore torinese di origini tunisine, avvenuta nel giugno 2023. Il giudice ha stabilito pene diverse: tre anni e due mesi di carcere per il primo imputato, due anni e due mesi per il secondo, pena sospesa per il terzo, con condizionale. Il quarto, che ha scelto il rito ordinario, è stato rinviato a giudizio e dovrà affrontare il processo nei prossimi mesi. Secondo la ricostruzione dell’accusa, l’uomo – residente a Torino – era stato colpito con calci, pugni, un manganello telescopico, una barra di ferro, e persino con un taser posato sulla testa, sebbene non azionato. Le ferite riportate avevano richiesto oltre quaranta giorni di prognosi. L’imprenditore si trovava ad Alassio per una serata con amici. Era uscito dalla discoteca per prendere delle sigarette in auto. Al rientro, sarebbe stato bloccato all’ingresso. Nella sua denuncia, ha dichiarato che gli sarebbe stato detto che “nel locale non potevano entrare stranieri”. Poi, l’aggressione. “Mi hanno rotto la testa, si sono scagliati contro di me – ha raccontato – Ero da solo, non potevo fare nulla.” Tornato a Torino, si era rivolto all’avvocato Gianni Erik Galim, che aveva formalizzato la denuncia.
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