Torino, contestato Valditara: cori, fischi e tensione con la polizia FOTO E VIDEO

Cori, insulti e poi fumogeni. Accade all’ingresso dell'istituto Zerboni, a Torino, all'arrivo del ministro Giuseppe Valditara da un lato una ventina di militanti del KSA, collettivo di studenti medi vicino ad Askatasuna, dall’altro alcune finestre dell’istituto che si aprono per applaudire. In mezzo, il ministro che saluta da lontano e procede oltre il nastro, mentre dalla strada rimbomba un coro secco, senza sfumature: “Vattene, vattene. Valditara devi andartene, vattene”.

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LA VISITA A MADONNA DI CAMPAGNA
Lo schieramento delle forze dell’ordine è imponente, visibile fin dalle prime ore del mattino. Già dalle 8 i militanti del KSA si radunano davanti alla scuola superiore Zerboni, nel quartiere torinese di Madonna di Campagna, dove è atteso il ministro dell’Istruzione. La tensione cresce a ondate: slogan ripetuti, striscioni, una trattativa permanente per mantenere le distanze dall’ingresso. Non mancano spintoni tra gli attivisti e gli agenti: “Valditara ministro dell’elmetto, vattene”, gridano i contestatori, mentre la linea dei cordoni tiene. Fino a che non vengono usati addirittura i fumogeni.

PERCHÉ PROPRIO LO ZERBONI
La scelta di entrare allo Zerboni non è casuale. È la scuola in cui, lo scorso anno, si sono verificati episodi di aggressione ai danni di alcuni docenti. Lo stesso istituto è frequentato da alcuni membri del gruppo dei Murazzi che, in un episodio divenuto emblema di una deriva violenta, lanciarono una bicicletta di venti chili contro Mauro Glorioso.