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Il Direttore Tatuato

Torino, ecco chi sono i veri (ex) compagni che sbagliano

Cosa c'è dietro la foglia di fico dello sciopero per Gaza

Torino, ecco chi sono i veri (ex) compagni che sbagliano

C'è chi mi chiama "Il Direttore Tatuato". Inchiostro sulla pelle e inchiostro di giornale, elettronico per il Web. Per raccontare i tatuaggi, i segni visibili e le cicatrici nascoste di Torino, attraverso la cronaca, l'economia, la politica. Seguitemi, ne parleremo insieme

Ieri mattina a corteo già viaggiante, il PD torinese si è ricordato di commentare le devastazioni alle OGR della sera prima (il sindaco Stefano Lo Russo l’aveva fatto a mezzanotte, complice il fuso orario in Giappone dove è in missione con il presidente Cirio e mezza Regione).

Il segretario regionale Riccardo Rossi scrive «Piccoli gruppi hanno utilizzato la manifestazione per provocare danneggiamenti e scontrarsi con la polizia. Si tratta di un’esigua minoranza che sbaglia e che fornisce un alibi a chi vuole screditare le idee e il valore della manifestazione». Siamo tornati ai “compagni che sbagliano”? Però, se i pacifici, che sono tanti, non riescono a isolare i pochi, diventano complici o sono solo incapaci? E quelli che hanno assaltato Leonardo, danneggiando auto di lavoratori non carri armati o che altro, partiti dallo stesso corteo in cui voi marciavate? Vi sono sfuggiti?

Il PD si è lanciato a ruota di Landini che parla di diritti dei lavoratori e manco sa dove sta Mirafiori (però continua a baciare la pantofola, ricambiato, ai giornali degli Agnelli/Elkann, sì quelli che Mirafiori la stanno svuotando), sull’onda della linea (?) di una segretaria Elly Schlein che deve pagare una persona perché le abbini i vestiti, cavalcando una piazza che, questa sì, fornisce occasione ai violenti cui di Gaza e Torino e lavoro e diritti importa un fico secco.

Ci sono priorità per la politica in piazza, una politica che non cerchi consensi sui social ma proponga idee, soluzioni? Vogliamo provare a basarci sulle richieste che noi captiamo dai nostri lettori? Lavoro, sanità, trasporti, anche sicurezza. Ops, ciò che ieri mattina avete bloccato. Il paradosso, vero?

Caro segretario del PD che evoca i diritti dei lavoratori - due operai su tre sono in cassa integrazione in questa città a guida centrosinistra -, non vi viene il sospetto che siete piuttosto voi (ex) “compagni che sbagliano”?

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