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07 Ottobre 2025 - 10:14
Cinque zanne di elefante africano sono state sequestrate dai Carabinieri Forestali del Nucleo CITES di Torino-Caselle in un laboratorio di tassidermia della provincia torinese. L’intervento rientra nella campagna europea EMPACT 2022 – OAP EnviCrime 2024-2025, OA 5.1 “Trafficking of Fauna”, volta a contrastare il traffico illegale di specie animali minacciate di estinzione.
Il sequestro è avvenuto il 17 settembre 2025, durante controlli mirati presso alcune attività del settore. Le zanne, di dimensioni considerevoli — tra i 190 e i 212 centimetri di lunghezza — risultavano prive della documentazione che ne attestasse la provenienza legale. Si tratta di materiale appartenente all’elefante africano (Loxodonta africana), specie in via d'estinzione.
Il titolare del laboratorio, un cittadino italiano, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per detenzione illecita di parti di specie protette e per violazione delle normative nazionali e comunitarie sul commercio di fauna e flora in via d’estinzione. Il procedimento penale è attualmente nelle fasi preliminari e le valutazioni sulle responsabilità saranno definite successivamente.
L’operazione rientra nel più ampio impegno dei Carabinieri Forestali per la tutela della biodiversità e il contrasto al commercio illegale di specie rare. La CITES (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora) regola il commercio di oltre 40.000 specie animali e vegetali, imponendo l’obbligo di documentare la provenienza legale dei reperti.
Nel caso di avorio, la detenzione o la vendita senza la prescritta certificazione è severamente vietata. I controlli dei Nuclei CITES sono quindi fondamentali per arginare un fenomeno che, purtroppo, resta ancora diffuso: il commercio illecito di avorio grezzo o lavorato, simbolo di un traffico che continua a minacciare gli equilibri naturali e la sopravvivenza di molte specie.
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