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I DATI
14 Ottobre 2025 - 20:35
Il commercio piemontese conta «un terzo delle imprese e un quarto dei lavoratori» a livello regionale, tuttavia «è un settore in profonda crisi». Così racconta Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti, sottolineando come «negli ultimi 10 anni in Italia abbiamo perso 140mila imprese nel commercio. Nel 2024 ogni apertura ha avuto tre chiusure».
È evidente dal quadro descritto che il commercio abbia bisogno di aiuti. Ed è questa la direzione dei Distretti, «elemento strategico per lo sviluppo economico e sociale del territorio».
A distanza di 4 anni dall’inizio del progetto, si tirano le somme: bilancio positivo.
Significativi i dati illustrati da Carlo Chiama, direttore di Confesercenti, ed Ermanno Torre di Arecom: dal 2020 al 2027 sono stati stanziati 30 milioni di euro (di cui 8 a fondo perduto per le imprese del commercio).
Attualmente sono attivi 94 Distretti, urbani e diffusi, che coinvolgono circa metà delle amministrazioni comunali piemontesi. Le risorse hanno permesso di realizzare interventi di riqualificazione urbana, miglioramento dei negozi, innovazione tecnologica e digitale, formazione per imprenditori e azioni di comunicazione e marketing territoriale, con un potente effetto moltiplicatore sull’economia locale.
«Per proseguire questo percorso, auspichiamo – ha aggiunto Chiama – il rinnovo del protocollo d’intesa sui Distretti con la Regione Piemonte e con Unioncamere».

Il vicesindaco Jacopo Suppo ha osservato che «i Distretti hanno consentito di rilanciare e valorizzare il commercio di vicinato, specialmente nei piccoli e piccolissimi comuni, che sono la maggioranza nell’area metropolitana; la presenza di negozi in queste realtà può fare la differenza per la qualità della vita dei cittadini e per l’economia del territorio». Sonia Cambursano, consigliera delegata allo Sviluppo economico, ha sottolineato l’importanza di «integrare la politica dei Distretti con altre politiche di sviluppo locale, come ad esempio quella dei Distretti del cibo».
«Abbiamo istituito il tavolo del commercio – ha precisato l’assessore Paolo Bongioanni, evidenziando l’interesse della Regione Piemonte nel continuare a sostenere i Distretti – se il percorso sarà condiviso, il rifinanziamento della misura sarà uno degli impegni prioritari».
Un plauso per le parole dell’assessore è arrivato da Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti, che ha sottolineato come «in questi quattro anni i Distretti hanno dato buona prova. Ora questa azione deve essere consolidata, attraverso l’inserimento della misura dei Distretti nella programmazione ordinaria delle politiche di sviluppo nazionali e locali, con il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali».
Elena Franco, del Consiglio Generale della Compagnia di San Paolo, ha posto in evidenza l’impegno della Fondazione nella crescita dei Distretti in Piemonte: “Dal 2022 la Fondazione Compagnia di San Paolo accompagna in modo costante lo sviluppo dei Distretti del Commercio in Piemonte, riconoscendone il ruolo strategico nella rigenerazione urbana, nella valorizzazione delle economie di prossimità, nel contrasto alle diseguaglianze territoriali”.

Massimiliano Cipolletta, presidente della Camera di Commercio, ha invitato a combattere la “desertificazione commerciale”: “Ogni negozio che chiude non rappresenta solo un problema economico ma anche sociale. Dunque, una misura come i Distretti può contribuire a contrastare il fenomeno. La misura deve diventare strutturale. Su questo la Camera di Commercio ha fatto e farà la propria parte”.
Infine, Nico Gronchi, presidente di Confesercenti nazionale, ha richiamato l’attenzione sull’importanza di una regia nazionale che coordini gli interventi: “C’è ormai bisogno di una regia nazionale che coordini le iniziative; in questo senso abbiamo proposto al governo l’istituzione di un fondo nazionale per la rigenerazione urbana; sono necessarie politiche territoriali in grado di sostenere le attività di vicinato, che hanno un ruolo non solo economico ma anche sociale e di comunità”.
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