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Via Foligno

Preoccupazione per il nuovo Serd: «Mette insieme troppe fragilità»

Paura di "commistione di fragilità": la cooperativa che da 30 anni forma minori stranieri e disabili teme il trasferimento del Serd nello stesso centro; un consigliere annuncia un atto consiliare di opposizione, l'Asl promette soluzioni.

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«Lavoriamo nel sociale da 30 anni. Formiamo minori stranieri e disabili che lavorano nei nostri due locali. Ma siamo preoccupati di mettere insieme più fragilità». Loris Passarella, presidente della cooperativa Beeozanam, una realtà del Terzo settore che co-gestisce, attraverso un patto di collaborazione con la Città, in via Foligno 14. L’apprensione della cooperativa, che racchiude altre realtà come Eri e Minollo, specializzate in inclusione sociale, nasce dalla notizia del prossimo trasferimento all’interno della stessa struttura del Serd, il Centro Asl per la cura delle dipendenze da sostanze, che si sposterebbe da corso Lombardia 187. «Sarebbe meglio un servizio diverso. Se si viene a prendere il metadone mentre girano i bambini, malati psichiatrici, potenzialmente è molto rischioso. Il problema è la commistione di fragilità», insiste Passarella.

A inizio ottobre sarebbe previsto il trasferimento del centro in via Foligno, entro il piano di rientro della Regione, per cui i servizi erogati in spazi privati verranno progressivamente spostati in edifici pubblici. Per questo, il consigliere dei Moderati della Circoscrizione 5 ha annunciato la presentazione di un atto consiliare per chiedere che il Centro civico si opponga formalmente all’accoglienza di un Serd in via Foligno.

Dall’Asl la rassicurazione: «Abbiamo raccolto le istanze e le esigenze delle parti. Troveremo ove possibile una soluzione più congeniale», spiega il direttore dell’Asl di Torino Carlo Picco.

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