Quanto costa davvero un grande evento sportivo alle città che lo ospitano? La stagione tennistica ATP 2025 si chiude in Italia, con le ATP Finals a Torino (9-16 novembre) e la finale di Coppa Davis a Bologna (18-23 novembre): due settimane che, oltre al fascino del gioco, accendono un riflettore sull’economia del turismo. E i numeri sono eloquenti. Secondo un’analisi di Maiora Solutions, società specializzata in AI, business analytics e revenue management, tra la Mole e le Due Torri si registrano rincari importanti nelle strutture ricettive, punte fino al +170% a Torino e +40% a Bologna, con una contrazione netta dell’offerta disponibile online. 
 UN BAROMETRO DEI PREZZI: METODO E CONTESTO
 Maiora Solutions ha monitorato 30 annunci, fra Torino e Bologna, selezionando hotel 3-4 stelle e appartamenti pubblicati su Booking.com e Airbnb.com. Il confronto, condotto con sistemi di intelligenza artificiale proprietari, ha considerato prezzi per 2 persone e 2 notti e li ha messi in relazione con altri weekend di novembre senza eventi nelle rispettive città. Un approccio che consente di isolare l’effetto evento, cioè l’impatto specifico del calendario sportivo sulla dinamica tariffaria e sulla disponibilità.
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  TORINO, ATP FINALS 9-16 NOVEMBRE: DOMANDA MONDIALE, PREZZI DA CAPITALE Sul capoluogo piemontese la lente si è posata sul 
weekend 14-16 novembre, in piena settimana di Finals, messo a confronto con il weekend successivo (21-23 novembre). Il risultato? Un’impennata che ha pochi precedenti recenti. 
Su Booking, la tariffa media per una doppia sale da 114 a 307 euro a notte: +170%, prezzi più che raddoppiati. Non è solo media: molte strutture del centro hanno superato quota 
600-800 euro per notte, mentre anche le opzioni più economiche hanno comunque raddoppiato i listini. Il segnale è chiaro: 
Torino si annuncia già oggi sold out. Su Airbnb il movimento è più graduale, ma tutt’altro che marginale: il costo medio per un appartamento passa da 126 a 173 euro a notte (+37%). Il dato, però, va letto insieme a quello dell’offerta: da oltre 1.200 alloggi disponibili si scende a circa 500, pari a un -58%. Per dirla con le parole di 
Andrea Torassa, fondatore di Maiora Solutions: “Le ATP Finals rappresentano uno dei momenti di picco più forti dell’anno per Torino. La combinazione di domanda internazionale, permanenze brevi e capacità limitata spinge i prezzi verso livelli simili a quelli di grandi capitali europee. Airbnb reagisce più gradualmente, ma la contrazione dell’offerta mostra un fenomeno strutturale: chi può, vende prima e meglio”. 
 BOLOGNA, COPPA DAVIS 18-23 NOVEMBRE: RINCARI PIÙ MORBIDI MA NETTI Per Bologna, l’indagine ha confrontato 
il weekend della Coppa Davis (21-23 novembre) con quello precedente (14-16 novembre). La fotografia è quella di un mercato che segue la scia dell’evento, con variazioni meno spettacolari rispetto a Torino ma comunque robuste. Su Booking la doppia media durante il torneo tocca 
i 285 euro a notte, contro i 205 del fine settimana precedente. La variazione è del +40%, con casi oltre i 350 euro, mentre senza eventi si trovano minimi sotto i 110 euro. Gli appartamenti su Airbnb confermano il trend: durante la Coppa Davis, il prezzo medio per due notti è di 370 euro (185 euro a notte), rispetto ai 305 euro (152 euro a notte) del weekend di confronto. L’aumento medio è del +22%, con punte del +40% per gli alloggi più centrali o vicini alla Fiera. Qui la lettura dell’effetto evento non lascia margini di ambiguità: “I dati mostrano un effetto evento chiaro e misurabile – commenta Andrea Torassa, CEO di Maiora Solutions –. Non solo salgono i prezzi, ma cala in modo significativo la disponibilità di camere: la pressione della domanda sportiva incide direttamente sull’offerta turistica, con ricadute anche sull’extralberghiero”. 
 COSA CI DICONO I DATI: SATURAZIONE, TEMPI DI VENDITA, SEGMENTI Si può parlare di un “doppio binario” tra hotel e short rent. Nel caso delle Finals a Torino, il segmento alberghiero ha reagito con aumenti coerenti con un contesto da piena saturazione e con 
permanenze brevi che favoriscono strategie dinamiche di revenue management. Sul fronte extra-alberghiero, l’aumento più moderato è compensato da una drastica riduzione della disponibilità: gli host che intercettano prima la domanda internazionale chiudono le vendite rapidamente. In altre parole, il prezzo cresce, ma soprattutto 
spariscono le alternative a buon mercato. A Bologna, la risposta è più “elastica”, ma la curva è simile: gli hotel guidano i rincari, gli appartamenti seguono, con accelerazioni nelle zone a maggiore accessibilità (centro, aree vicine alla Fiera). 
 LE RICADUTE: OPPORTUNITÀ E SFIDE PER LE CITTÀ Qui sorge una domanda inevitabile: 
l’effetto evento è un bene o un male per l’ecosistema urbano? I dati indicano, al tempo stesso, una grande opportunità economica e una sfida di sostenibilità. Opportunità, perché l’indotto turistico cresce e le città si posizionano sulla mappa dei grandi appuntamenti internazionali: 
Torino, durante le ATP Finals del 14-16 novembre, viaggia su prezzi “da capitale europea”, mentre Bologna, nel weekend 21-23 novembre della Coppa Davis, consolida il proprio profilo di hub sportivo e fieristico.
Sfida, perché l’equilibrio tra attrattività e accessibilità diventa delicato: quando la disponibilità scende (a Torino da oltre 1.200 a circa 500 alloggi su Airbnb) e i listini esplodono, il rischio è escludere una parte del pubblico o spingere prenotazioni in periferia, con effetti sulla mobilità e sull’esperienza complessiva.