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Il caso

Campetti nuovi ma senza porte: il caso del Parco Ruffini

Cinque campi da calcetto al parco Ruffini riqualificati con 136mila euro, ma le porte rimosse per motivi di sicurezza li rendono inutilizzabili: scoppia la polemica.

Campetti nuovi ma senza porte: il caso del Parco Ruffini

Cinque nuovi campi da calcio a 5 grazie a un investimento da 136mila euro per la loro riqualificazione. C'è solo un problema: non possono essere utilizzati. Perché le porte non ci sono più. È quel che accade al parco Ruffini, cuore sportivo della zona San Paolo dove, dopo i lavori di riqualificazione e la posa di nuove porte, è stato necessario fare dietrofront.

A sollevare il caso è stato il consigliere di Torino Bellissima Pierlucio Firrao, che in Consiglio comunale ha attaccato chiaramente la “mala gestione comunale”.

Il Comune: “Rimosse per sicurezza”

Niente di più sbagliato per l’assessore allo Sport Domenico Carretta, che in risposta all'interpellanza di Firrao, ha spiegato le motivazioni delle rimozioni. «Dopo le prime settimane di utilizzo il Rup (responsabile unico di progetto) ha riscontrato instabilità e potenziali rischi, probabilmente legati a un uso improprio. Per questo sono state rimosse subito le quattro porte e gli ancoraggi». Ora sono in corso verifiche tecniche «per reinstallarle nel più breve tempo possibile».

I lavori, finanziati con il Pnrr – Piani Integrati, hanno coinvolto cinque cantieri dell’area sportiva del Ruffini, compresi due campi da calcetto completamente rimessi a nuovo consegnati il 30 giugno 2025, con porte certificate e omologate.

Firrao: “136mila euro spesi e campi inutili”

Durissimo il commento dell’opposizione. «Cinque campi senza porte sono la fotografia perfetta di come non si gestisce un bene pubblico», attacca Firrao. «Sono campi gratuiti, molto utilizzati dai ragazzi. Ma così non servono a nulla. Viene il sospetto che il caso sia stato sottovalutato perché il taglio del nastro è già stato fatto», conclude il consigliere.

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