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Il progetto

Alla Pellerina l'Ospedale sopraelevato, 6 metri di altezza contro le alluvioni

Sicurezza idraulica, architettura moderna e investimenti pubblici: così Torino costruisce il suo nuovo presidio sanitario fuori da ogni rischio di esondazione

Alla Pellerina l'Ospedale sopraelevato, 6 metri di altezza contro le alluvioni

Il rendering dell'ospedale finito

Finalmente è ufficiale: il progetto ha concluso positivamente la conferenza dei servizi ed è stato approvato anche dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Il nuovo Ospedale Maria Vittoria verrà costruito nell’arco di 4 anni, dalla posa della prima pietra. Entro il 2025 verrà trasmesso all’Inail per la validazione e la successiva gara d’appalto. L’area individuata, oggi sterrata e utilizzata per manifestazioni temporanee come il luna park, è quella compresa tra corso Regina Margherita, corso Lecce e corso Appio Claudio. Uno degli aspetti del progetto che preoccupava la città e la regione dal primo annuncio ufficiale era quello legato alla sicurezza idrogeologica. La zona è infatti nota per le criticità legate alle esondazioni della Dora, ma i progettisti hanno lavorato su un’impostazione strutturale radicale: l’intero ospedale verrà realizzato con un innalzamento complessivo delle quote funzionali di almeno sei metri rispetto all’attuale livello di piena stimata.

Il sindaco Stefano Lo Russo ha chiarito con fermezza l’importanza di questo elemento, affermando: «La tecnica ci dice con certezza che i livelli in cui funzionerà l’ospedale - degenze, laboratori, servizi essenziali - saranno superiori di oltre 6 metri rispetto all’attuale quota di esondazione stimata. Stiamo costruendo un ospedale fuori da qualsiasi scenario ragionevole di rischio». Per il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, si tratta di un risultato politico e amministrativo che segna una discontinuità rispetto al passato, dopo anni di promesse senza seguito: «Per troppi anni si è parlato di ospedali nuovi senza mai vederli. Adesso la differenza è che li stiamo realizzando davvero: a Torino Nord nascerà una struttura moderna, con tecnologie adeguate e spazi che permetteranno di dare risposte nuove ai cittadini. È un investimento che riporta la sanità piemontese in una dimensione europea».

Questo è solo una parte del piano di investimenti regionali pari a 5 miliardi di euro per la modernizzazione delle infrastrutture sanitarie del Piemonte. Il nuovo Ospedale Torino Nord avrà una superficie di circa 60mila metri quadrati e sarà concepito secondo un modello organizzativo composto da una piastra centrale e sei torri collegate tra loro da un asse interno, la cosiddetta «main street». Al suo interno potranno essere ospitati 503 posti letto, insieme a 8 sale operatorie, 4 sale ibride e 13 sale diagnostiche, oltre a un moderno pronto soccorso e a un dipartimento materno-infantile.

L’intervento urbanistico prevede inoltre la piantumazione di 151 nuovi alberi e soluzioni di drenaggio permeabile, trasformando in un ambiente integrato col parco della Pellerina e percorribile anche da pedoni e ciclisti. Gli uffici tecnici indicano che l’apertura del cantiere è prevista entro il 2026, mentre l’entrata in funzione della struttura è programmata per il 2031. Nel frattempo resta aperto anche il tema simbolico del nome: come ha detto Cirio: «Lo decideremo insieme alla città e ai professionisti sanitari».

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